27 settembre, 2006

OFRANEH: dichiarazione allo stato dell'Honduras

ORGANIZACIÓN FRATERNAL NEGRA HONDUREÑA, OFRANEH

DICHIARAZIONE ALLO STATO DELL’HONDURAS
Settembre 2006

Noi del popolo Garifuna viviamo da 209 anni sul litorale caraibico dell’ Honduras, dove abbiamo resistito in forma pacifica, utilizzando in modo razionale gli ecosistemi da cui otteniamo il nostro sostentamento.
Senza dubbio, il processo di riconoscimento territoriale per il nostro popolo è stato tortuoso e in molti casi persino controproducente, visto che non si è tenuto conto dei diritti ancestrali, commettendo una serie di ingiustizie da parte delle autorità, senza rispettare le leggi nazionali e i convegni internazionali.
Negli ultimi anni ci sono stati degli avvicinamenti tra lo Stato dell’Honduras e le Comuità Garifuna, e sono stati sottoscritti accordi e impegni che poi vengono elusi dai funzionari statali che paiono essere compromessi più con le elite al potere che col popolo che li ha eletti.
In alcuni casi, le comunità, con l’accompagnamento di OFRANEH, sono ricorse ai tribunali nazionali per cercare di rimediare alle violazioni contro il nostro popolo: L’esperienza ha mostrato come la politicizzazione dell’ente giudiziario diluisca l’azione della giustizia in Honduras, ci siamo per questo visti obbligati a ricorrere ai tribunali internazionli.
Anche così, dopo aver avuto accordi amichevoli con lo stato – come è successo nel caso di Punta Piedras, Colón. Caso relazionato con una illegale invasione di terre in questa comunità nel 1993 e ventilato davanti alla Commissione Interamericana per i Diritti Umani (CIDH)-la posticipazione della soluzione al conflitto ci riempie di dubbi sulla volontà politica dei funzionari di risolvere i problemi sulla terra che colpiscono il nostro popolo.
Le azioni volte a distruggere la prprietà comunitaria Garifuna che stanno attuando tanto gli organisimi internazionali quanto le amministrazioni di governo, per mezzo della Ley de Prorpiedad e del Proyecto de Administración de tierras de Honduras-PATH- (progetto di amministrazione delle terre dell’ Honduras), si converte in un’arma mortale contro la sopravvivenza culturale del nostro popolo. L’individualizzazione della proprietà nei territori indigeni e negri del paese, che promuove il progetto PATH, non è mai stata discussa con le comunità coinvolte, violando in questo modo il convegno 169 dell’ OIL.
Un altro dei metodi di pressione utilizzato nei territori delle comunità Garifuna è stata la creazine di aree protette in quelli che tradizionalmente sono stati i nostri habitat funzionali.
Le fondazioni private a cui lo stato affida la cura delle aree protette, applicano piani di gestione senza consultare le comunità e arrivano a violare i diritti umani.
Di fronte all’accumularsi di accordi con lo stato dell’Honduras e di casi giuridici che riposano nel sonno eterno del sistema, le comunità Garifuna colpite pongono le seguenti richieste.

ZONA DI TELA
1. Compimento delle Misure Cautelari a Triunfo de la Cruz, soprattutto in riferimento all’annullamento dell’atto del municipio dove assegnano le 22mz agli impiegati.Questo deve essere realizzato nelle 24 ore seguenti al ricevimento di questo documento.
2. Annullamento dell’accordo IDETRISA e MASERICA, Questo deve essere realizzato nelle 24 ore seguenti al ricevimento di questo documento.
3. Indagine e giudizio dei funzionari che hanno occultato il documento della comunità di San Juan, Tela
4. L’immediata ricomparsa del documento numero 27660, di San Juan.
5. Riconoscimento delle terre ancestrali di San Juan.
6. Soluzione immediata del caso PROMOTUR con nuevo San Juan, che permetta una volta per tutte che l’impresario Jaime Rosenthal Oliva tolga le sue mani dalla comunità.
7. Inmediato chiarimento dell’omicidio dei giovani Epson Andrés Castillo e Yino Eligio López membri della comunità di San Juan.
8. La non esecuzione del progetto Bahía de los Micos, perchè attenta chiaramente all’ambiente e alla vita.
9. Annullamento dei titoli emessi dai comuni nelle comunità Garifuna..

ZONA IRIONA, COLON Y GRACIAS A DIOS
10. Rendere effettivo un ordinamento territoriale nella zona dei fiumi Sico e Paulaya, frenando una volta per tutte l’implacabile deforestazione che si sta realizzando nella zona di ammortizzazione del fiume Platano, azione che ha contribuito alla sedimentazione delle conche idrografiche della zona, dando origine a devastanti inondazioni.
11. Intervento immediato del municipio di Juan Francisco Bulnes, perchè attraverso la gestione del municipio, la corporazione municipale ha consegnato tutta la terra dell comunità Garifuna ad allevatori, proprietari terrieri e narcotrafficanti.
12. Compimento degli accordi su Punta Piedra, Colon, effettuati tra il Governo dell’Honduras e OFRANEH, all’interno dell’accordo amichevole sul caso introdotto di fronte alla Commissione Interamericana per i Diritti Umani –CIDH-(in riferimento all’approvazione del bilancio per la bonifica di Punta Piedra, includendo calendarizzazione delle attività).
13. Sospensione definitiva della costruzione della strada illegale tra la comunità di San José de la Punta e Sico. Così come di quella costruita per Fales, che danneggia la comunità di Cusuna.
14. Soluzione immediata del problema della terra a Vallecito, municipio di Limón, per le invasioni che danneggiano le Imprese Associative Nuevo Amanecer.
15. Indagine sulle invasioni e spoliazioni che sono state commesse contro le comunità di Tocamacho e Sangrelaya.
16. Che lo stato adotti, con le comuntà che abitano il dipartimento di Gracias a Dios, le misure necessarie per frenare, una volta per tutte, l’enorme deforestazione e l’ecocidio della Riserva Rio Plátano.
17. No all’esecuzione del progetto idroelettrico Patuca III
18. Procedere all’immediato ampliamento e bonifica delle comunità della zona di Iriona e Gracias a Dios, soprattutto nella parte sud.
19. Esigiamo la dichiarazione come Territorio Garifuna della zona di Iriona, Colon e Gracias a Dios.

CASO Programa Administración de Tierras de Honduras, (PATH) (programma di amministrazione delle terre dell’Honduras)
20. La deroga del capitolo III della legge di proprietà, allo stesso tempo proponiamo una nuova scrittura del capitolo III.
21. Annullamento immediato della Mesa Wadabula, Consiglio regionale attraverso il quale il governo precedente ha installato un gruppo di garifuna che pretende di rappresentare gli interessi di tutto il popolo Garifuna.
22. La non implementazione del PATH nelle comunità Garifuna e Miskite
23. Togliere all’Istituto nazionale Agrario e ad altre istituzioni l’autorizzazione a dotare di qualsiasi dipo di documento la Mesa Wadabula

ZONA CAYOS COCHINOS
24. Immediata registrazione dei titoli di cayo Bolaños, Chachahuate e Eastend, a nome delle comunità Garifuna.
25. Revisione e rielaborazione del piano di gestione del Parco Nazionale Cayos Cochinos con la partecipazione piena e cosciente delle comuità della zona.
26. Smilitarizzazione dei Cayos Cochinos e garanzia del rispetto assoluto dei diritti umani degli abitanti.
27. Ricerca, insieme agli abitanti di Cayo Chachahuate di un sistema di dotazione di acqua potabile.

ALTRI TEMI
28. Esclusione immediata di tutte le comunità Garifuna dai comprensori urbani dei comuni, dichiarando una volta per tutte il carattere autonomo delle comunità indigene e negre in Honduras, così come la firma del convegno 169 dell’ OIL, strumento giuridico internazionale ratificato dal governo dell’ Honduras.
29. La non concessione di prprioetà private da parte dei municipi nella comunità garifuna e la NON registrazione nell’Istituto della Proprietà.
30. L’immediata ristrutturazione della strada di Triunfo de la Cruz.
31. Ricostruzione del ponte di accesso a Bajamar.
32. Appoggio per la ricostruzione della comunità di Triunfo de la Cruz dopo il passaggio della tormenta tropivale Gamma, nella costruzione di un ponte sul fiume Gamma e appoggio per la costruzione di case distrutte dal fiume.
33. Il rinforzo immediato del Ministero delle Etnie (dotandolo delle risorse finanziarie e logistiche necessarie perchè possa opportunamente rispondere ai bisogni delle comunità indigene e negre).
34. Facciamo nostra la posizione dell’ Alianza Cívica por la Democracia soprattutto in riferimento a:
Legge sullo sfruttamento minerario, Legge Forestale e Legge sull’Acqua

· L’immediata deroga della legge sullo sfruttamento minerario perchè attenta contro la vita e l’ambiente.
· La non approvazione della Legge Forestale e la Legge sull’Acqua se non vengono discusse, consultate e accettate dal nostro popolo e dalla società in generale.


Tegucigalpa, 25/9/2006

Firmano rappresentanti delle comunità Garifuna

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