18 agosto, 2008

CHIAIANO 27 SETTEMBRE 2008 "JATEVENNE DAY"

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Da quattro mesi la nostra comunità si sta mobilitando contro l'ennesimo scempio ambientale nella nostra regione, l'ipotesi del governo di costruire una mega discarica da 700 mila tonnellate di rifiuti nella Selva di Chiaiano, all'interno del Parco delle Colline. Una battaglia non solo contro la costruzione della discarica a Chiaiano, ma contro l'intero piano rifiuti voluto dal governo ad agli amministratori locali, incentrato su discariche ed inceneritori.Un piano, che dopo 14 anni di malgoverno, tende ad affermare gli interessi dei poteri forti sulla pelle di intere comunita'. In questi mesi abbiamo avuto l'occasione di conoscere nelle lotte le altre comunità della Campania che resistono alla devatsazione ambientale, e tutte le comunità che nel nostro paesedifendono i beni comuni ed il diritto al dissenso.La manifestazione nazionale del 1 giugno, ha visto accorrere a Chiaiano e Marano, in virtù del mutuo soccorso, migliaia di cittadini ed attivisti deicomitati. Comunità con le quali abbiamo avuto modo di conoscerci e contaminarci,comprendere le ragioni delle lotte in difesa dei beni comuni e comprendere comein questo paese oggi e' in atto un emergenza democratica senza precedenti.La battaglia di Chiaiano e Marano, ha assunto un valore simbolico importante nello scontro tra le comunita' resistenti e gli interessi dei poteri forti. Daun lato la determinazione di chi ha preso tra le mani il destino del proprio territorio, ha delegittimato le istituzioni del malgoverno, e ne ha costruitedelle altre , attraverso i presidi, le assemblee, e la difesa del poteredecisionale sulle scelte del territorio. Dall'altro i poteri forti, intenti adapplicare la ricetta della difesa dei propri interessi davanti allo shock che lecomunità della Campania hanno subito con la cronica crisi dei rifiuti. Gli interessi degli inceneritoristi legati a Confindustria, come Fibe, il gruppoImpregilo, e A2A, gli interessi di chi come l'attuale governo deve entrare nella spartizione degli affari speculativi della nostra regione fino ad ora gestiti dal centro sinistra.Gli interessi di pochi , contro la vita di tutti.Esattamente come avviene a Vicenza o in Val di Susa , in cui altri interessi,quelli della CMC , della Lega Coop, del governo americano, vengono difesi control'interesse delle comunità.La nostra resistenza al governo, ha visto mettere in campo da quest'ultimo ilmassimo della forza possibile. Delle vere e proprie leggi speciali, attraversoil decreto 90, che regolarizzano quello che fino a ieri era il meccanismo di smaltimento illegale dei rifiuti, consentendo lo sversamento in discarica di ogni tipo di rifiuto. Allo stesso modo, le leggi speciali, colpiscono i comitati, gli attivisti, le comunita' che resistono attraverso un riordino delle normativa vigenti sui blocchi stradali, e con l'individuazione della figura dei"promotori" che vengono messi in galera fino a 5 anni di carcere. Accanto aquesto, l'utilizzo dell'esercito, che nel mese di luglio ha militarizzatocompletamente l'area delle cave di Chiaiano e Marano, truppe di ritorno dall'Afghanistan che vengono mandate contro i cittadini con l'utilizzo di strumenti di guerra, come i rilevatori termici ed armati di tutto punto. Una dichiarazione di guerra.Quello che noi abbiamo definito un'esercito invasore, mandato dal governo perdichiarare guerra alle nostre comunità, e con noi alla difesa della salute,dell'ambiente, del bene comune.Per questo motivo siamo davanti ad una vera e priopria emergenza democratica,che vede le comunità resistenti scontrarsi a viso aperto contro il governo armato.Una situazione nuova che deriva da una già latente emergenza democratica che dura da oltre 14 anni nella nostra regione, dove nel nome dell'emergenza e delladifesa degli interessi dei poteri forti le comunità sono state estromesse dalladecisione sul futuro dei territorio, andando a costruire uno scenario dispartenze, affari e complicità sulla nostra pelle.Dopo aver accettato il confronto tecnico con il governo, ci siamo trovati militarizzati, blidati, epropriati della nostra terra. Per questo abbiamo decisodi generalizzare la nostra lotta, colpendo in diversi punti della metropoli,attuando dei blocchi metropolitani, sulle tangenziali, sulle autostrade, nellevie del centro, violando le zone rosse ogni qual volta Berlusconi veniva a fare passerella in città. E davanti a tutto questo nulla è stato avviato rispetto alle sole vie per uscire dall'emergenza, come la raccolta differenziata "porta aporta" e gli impianti di trattamento a freddo al posto degli inceneritori.Siamo convinti che ciò che sta accadendo in Campania è una laboratorio di sperimentazione per l'esercizio di sovranità in difesa degli interessi deipoteri forti, e di repressione verso tutte le forme di espressione del dirittoal dissenso. Una sperimentazione che potrà essere ben presto riproposta contro iDal Molin e contro i No Tav che proprio nei prossimi mesi affronteranno, come noi, una fase decisiva dello scontro con il governo. Davanti alla militarizzazione ed all'esproprio delle nostre terre, facciamo nuovamente appello al mutuo soccorso, a tutti coloro che in questo paese hanno gridato"Siamo tutti Chiaiano", che hanno dato la loro solidarieta' attiva alla nostralotta, cosi' come noi abbiamo fatto contro i trafori di morte e le basi diguerra, perchè la difesa dei beni comuni e del diritto al dissenso è un punto fondamentale della democrazia in questo paese. Nel mese di settembre dopo ilavori di bonifica dell'area, il governo vorrà cominciare i lavori dicostruzione della mega discarica, e noi saremo li' ad impedirglielo.Per questo abbiamo deciso di convocare una manifestazione nazionale nel mese disettembre a Chiaiano e Marano. Abbiamo detto in questi mesi che resisteremo unminuto in più di loro.A Berlusconi e Bassolino l'abbiamo dimostrato ogni qualvolta hanno aperto bocca su Chiaiano e Marano. Ora vogliamo dimostrarlo a tutto il paese, insieme a tutti quelli che nei prossimi mesi condurranno importanti battaglie come la nostra.

Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano_

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