14 gennaio, 2010

PERCHÉ BRUCIANO LE RADIO COMUNITARIE GARÍFUNA?

Mercoledì 6 gennaio scorso, all'alba, la radio comunitaria garífuna Faluma Bimeti di Triunfo de la Cruz, è stata incendiata da sconosciuti, che ne hanno saccheggiato le attrezzature. Non è la prima volta che la radio è oggetto del furto del suo impianto di trasmissione.

Nel 2002 degli sconosciuti rubarono il trasmettitore ed altre dotazioni chiave della radio. Il popolo garífuna si è visto esposto ad un lento processo d’assimilazione alla cultura dominante, attraverso i mezzi di comunicazione di massa, monopoli che si trovano nelle mani di figure alquanto conosciute nel paese come manipolatrici dell'informazione.

La carenza di mezzi d’informazione propri del popolo garífuna ci ha condotti ad un'accelerata perdita culturale, ogni giorno più dolorosa. La maggior parte delle comunità in cui v'è accesso alla televisione affronta una permanente alienazione (consumismo, calcio, mode, telenovelas, cartoni animati e violenza), acculturazione e terrorismo mediatico, parimenti ad un declino nell’uso del nostro idioma, che sfortunatamente è diventato una secondo lingua.

Dall'anno 1997 la radio Faluma Bimeti ha cominciato a trasmettere, promossa dal Comitato di Difesa della Terra di Triunfo de la Cruz (CODETT), col proposito di appoggiare la cultura garífuna e difendere il territorio ancestrale della comunità.

Triunfo de la Cruz, come le altre comunità garífuna della Baia di Tela, sono diventate zone di conflitto a causa dell'intervento d’impresari, politici ed investitori stranieri che pretendono d’impadronirsi delle terre comunitarie per la realizzazione di progetti turistici.

Le usurpazioni sistematiche per mano straniera che ha patito la collettività, hanno condotto il CODETT ed il Patronato della comunità a presentare una petizione alla Commissione Interamericana dei Diritti umani (CIDH), organismo che ha accolto il caso il 14 marzo 2006, registrandolo col n° 125-48. Per l'elite al potere in Honduras, la posizione assunta dalla comunità di Triunfo in quanto a difesa acerrima del territorio ancestrale, è una sfida ai suoi interessi economici.

L’Honduras è conosciuto per l’alto livello di povertà della maggioranza dei suoi abitanti, indotto da una minoranza che mantiene il paese sotto un regime feudale. L’utilizzo dei mezzi d’informazione di massa da parte dei signori feudali locali, è stato un mezzo efficace di controllo e manipolazione.

Come nel resto dell’America Latina, i monopoli della comunicazione sono serviti a reiterare la distorsione dell'informazione e di conseguenza perpetuare la dominazione. Le radio comunitarie garífuna si sono consolidate durante la decade scorsa, fissando un precedente nel nostro popolo, poiché l’obiettivo originario è la protezione della nostra cultura, intimamente legata alla madre terra.

Attualmente sono installate quattro radio comunitarie e, in un futuro non molto lontano, sognamo di estendere la rete attraverso tutta la nazione garífuna. Scopo principale: sostenere ed arricchire la nostra cultura, difenderne il territorio ancestrale e, allo stesso tempo, porre le basi per un sistema d’allarme preventivo relazionato al cambiamento climatico, ai terremoti e alle malattie.

L'attentato contro la radio Faluma Bimeti si spiega così: all’oligarchia non va giù che noi garífuna ci troviamo in un processo di resistenza culturale che dura da 212 anni, e che rompiamo catene, avendo preso parte attiva contro la distruzione della democrazia, tradimento perpetrato l'anno scorso dall'oligarchia locale con l'appoggio della destra troglodita degli Stati Uniti.

Di fronte a questi fatti l'OFRANEH (ndt: Organización Fraternal Negra Hondureña), esige il rispetto del diritto all'informazione, come stabilito dall’articolo 13 (Libertà di Pensiero e di Espressione) della Convenzione Interamericana dei Diritti Umani. Allo stesso tempo richiediamo un'investigazione esauriente su quest’atto compiuto contro la radio comunitaria garífuna e ai danni del nostro popolo in generale.

La Ceiba, 8 gennaio 2010

Miriam Miranda
Coordinatrice Generale

http://voselsoberano.com/v1/index.php?option=com_content&view=article&id=3524:ipor-que-arden-las-radios-comunitarias-garifunas&catid=1:noticias-generales

Tradotto da Adelina Bottero

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