24 febbraio, 2010

La dittatura honduregna inizia a vendere l'infrastruttura pubblica del paese

Comincia la privatizzazione dell'acqua in Honduras

Gonzalo Sánchez - Tercera Informacion

Di fronte alla pretesa dell'illegittimo parlamento honduregno, dominato dagli stessi parlamentari autori del colpo di stato l'estate scorsa, di portare a termine la privatizzazione dell'acqua, come primo passo vendendo l'azienda idroelettrica “José Cecilio del Valle” ad una compagnia italiana, gli abitanti delle 90 comunità del sud, hanno minacciato d’occuparne gli stabilimenti e bloccarne le strade d’accesso.
La principale attività del parlamento honduregno dopo il golpe è stata sospendere i diritti costituzionali, servire da prigione di tortura e vendere a privati le infrastrutture e risorse pubbliche dell’Honduras.
Ora si cominciano a percepire le conseguenze. I proprietari terrieri, che avevano visto le loro terre improduttive coltivate da contadini, che non dovevano loro alcun compenso per poterle lavorare, ne sono rientrati in possesso, appoggiati dalle forze di polizia e dai militari. L'acqua segue la stessa sorte.
L'idroelettrica “José Cecilio del Valle” fornisce acqua a 120.000 persone; fin’ora pubblica, passerà in mani private. L'ultimo giorno in cui il dittatore Roberto Micheletti era a capo del regime repressivo, ratificò un decreto approvato dal parlamento, in materia di opere pubbliche, tra cui l'idroelettrica.
Il giorno dopo, per occultare il decreto, si falsificò la Gazzetta Ufficiale dello Stato, stampandone presso l'Impresa Nazionale di Arti Grafiche due serie differenti con lo stesso numero, ma solo 20 delle pubblicazioni riportavano il decreto.
Fonte: http://tercerainformacion.es/spip.php?article12988

Da: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=100704

Tradotto da Adelina Bottero

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