12 marzo, 2010

HONDURAS: OCCHIO, COMPAGNI DELLA RETE!!!

Compagne e compagni,

è sommamente inusuale, strano, inedito e davvero incredibile che un mezzo d’informazione come “La Prensa” maneggi - come fosse un documento di sua proprietà - un rapporto dei servizi segreti dell'esercito. Non sarà il contrario? Non sarà l'esercito a far scivolare in quelle pagine i contenuti “psicosociali” che gli interessa diffondere, con l’intento di “preparare l'opinione pubblica” e giustificare la violenta repressione, con sequela di morti e arresti, che si sta preparando ad effettuare nel Bajo Aguan?

Non sarà che i proprietari terrieri, i cui nomi abbiamo segnalato decine di volte, hanno puntato gli occhi avidi su queste terre e le esigono libere da contadini? Ormai non san più che fare. Son pazzi di bramosia. Fino al punto di voler implicare in quell’ipotetica “cellula” (gruppo composto da non più di sei persone) un concetto non politico, ma filosofico: la Teologia della Liberazione. Oltretutto hanno l’ardire di coinvolgere la Resistenza, movimento civile, pacifico, di massa, nel presunto complotto per installare nella zona un fronte narco-guerrigliero.

Che questo “Lupo” si scelga un altro osso (n.d.t. :riferito a Pepe “Lobo”). Siamo già maggiorenni e vaccinati contro lo spavento. Intensifichiamo al massimo la vigilanza nella zona. Non permettiamo che la violenza ufficiale e paramilitare continui a strappare la vita ai nostri fratelli contadini.

Igor Calvo

N.B.: Vale la pena leggere l’articolo che segue. E’ zeppo di bugie, inesattezze e di tendenzioso interesse a marchiare come violento un movimento rivendicativo di carattere strettamente sociale. Fate molta attenzione, siate molto guardinghi, che questo ci suona come preparazione ad una prossima terra bruciata. L'abbiamo visto fare in altri paesi: Colombia, Perù, Guatemala, Messico, solo per citarne alcuni.

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Occhio, compagni della rete, a quest’informazione preoccupante pubblicata su “La Prensa” e reinviata da un internauta.


CELLULA GUERRIGLIERA SI ARMA NEL BAJO AGUÁN
Un rapporto dei servizi segreti militari in mano a “La Prensa”
avverte che può scoppiare una nuova crisi

28 febbraio 2010 - redaccion@laprensa.hn - San Pedro Sula, Honduras
Appoggio dei movimenti di sinistra, addestramento da parte della guerriglia colombiana e finanziamento strategico attraverso il narcotraffico: ecco ciò che sta dietro, secondo una rapporto dei servizi segreti in mano a “La Prensa”, ai gruppi contadini che continuano ad occupare diversi possedimenti di palma africana nel Bajo Aguán, dipartimento di Colòn.
“Vari membri di queste organizzazioni corporative, le più radicali, hanno stretto un'alleanza strategica col narcotraffico della zona per ottenere protezione, risorse economiche ed armi per le loro attività; in cambio, i narcotrafficanti investono in un progetto politico che, una volta realizzato, darà loro completa libertà di manovra in Honduras”, si afferma nel rapporto.
Il sostegno e l’indottrinamento di questi gruppi contadini armati viene da “una struttura installata nella regione, che va dalle organizzazioni non governative di taglio socialista, ai sacerdoti dell'ordine dei gesuiti che proclamano la teologia della liberazione in ogni comunità, dai dirigenti dell’istruzione ed insegnanti radicali di sinistra, fino ai mezzi d’informazione locali partigiani d’ideologie comuniste”.
Il documento spiega che, durante l’attuazione della riforma agraria, in questa regione spopolata del paese furono organizzate diverse cooperative contadine; la più grande era Coapalma, creata nel 1981 e dedita alla produzione di palma africana.
“Questa cooperativa agraria, nel suo momento migliore, monopolizzò tale titolo in tutto il paese agglutinando 54 cooperative di contadini, finché la corruzione interna e l'incapacità amministrativa li portò nel 1993 a cederla pezzo per pezzo. Coapalma venne venduta per la maggior parte alle imprese Agropalma del nicaraguense René Morales ed all'Esportatrice dell'Atlantico di Miguel Facussé. Da alcuni anni a questa parte, dato il grande successo di questa coltivazione, il cui prezzo è salito del 500 % negli ultimi 15 anni, alcuni membri delle originarie cooperative contadine pretendono di recuperarne le terre, adducendo che furono pagate loro pochissimo”.
I fatti
“Dal mese di dicembre, al declino della crisi politica, i gruppi di agricoltori ed in particolare quelli appartenenti al Movimento Unito dei Contadini dell’Aguàn (MUCA), appoggiati dalla suddetta resistenza, si sono riproposti di riprendersi le terre ed hanno invaso una ventina d’aziende agricole appartenute all’originaria Coapalma, di cui alcune fra le più importanti sono: Despertar, San Esteban, Trinidad, Suyapa, Guanchías, Buenos Amigos e Tarros”, spiega la relazione, rivelando una serie di dati relativi al conflitto che si vive nel Bajo Aguán.
“È un dato di fatto che possiedano armi di grosso calibro e che siano disposti ad usarle, come si è verificato in alcuni scontri con le forze dell'ordine. Tutta questa situazione ha danneggiato l'economia regionale, causando quotidianamente alle imprese perdite di migliaia di dollari, facendo fuggire gli investitori stranieri ed accrescendo la sensazione d’insicurezza e fragilità politica nella regione e nel paese”. Stando al rapporto, questi gruppi di coltivatori mantengono posti di vigilanza alle entrate delle proprietà e posti d’osservazione all’interno delle piantagioni di palma; possiedono carabine 12, fucili calibro 308 e pistole di vari calibri”.
Così attesta il documento: “Si è avuta informazione che Miguel Fúnez Molina, appartenente al gruppo contadino MUCA e residente nella cooperativa Los Leones del Bajo Aguán, ha dichiarato che si stanno procurando armi per organizzare una sovversione, seguendo le indicazioni di Rafael Alegría, e stanno aspettando alcuni istruttori delle FARC per addestrarsi all’uso di granate ed armi”. Su Fúnez Molina pendono vari ordini di cattura come sospetto capo di una banda di sequestratori operante nella regione.
Le organizzazioni
“Grazie all'assistenza che hanno i dirigenti del magistero nel dipartimento e alla loro adesione alla cosiddetta “resistenza”, il corpo docente è stato il principale ariete contro il Governo. Ora, alcuni minacciano di non cominciare le lezioni finché non verranno agevolati i pagamenti ritardati agli insegnanti. Anche il fallimento dei negoziati per il salario minimo potrebbe far esplodere una nuova crisi. Tuttavia, si è scoperto che esistono serie divisioni all’interno della corporazione del magistero e che una parte significativa di docenti è parzialmente o totalmente contraria ai dirigenti. In conclusione, crediamo che si manterranno ai margini delle lotte contadine”.
Le formazioni sindacali nel dipartimento di Colòn, coordinate dal Comitato di Organizzazioni Popolari dell'Aguán (COPA), sono state molto attive a favore della resistenza durante la crisi politica, ma hanno desistito dalle manifestazioni pubbliche con l’avvio del processo elettorale. Fino a questo momento hanno appoggiato le azioni del MUCA attraverso i mezzi d’informazione locali, ma non hanno compiuto atti concreti. Riguardo al settore religioso, il rapporto indica: “Autorità della Chiesa Cattolica hanno forti legami nel dipartimento con le associazioni di coltivatori, ufficialmente col proposito di promuovere gruppi ambientalisti ed etnici, ma si crede, in realtà, anche per rafforzare il loro partito, la Democrazia Cristiana”.
“È importante rimarcare che l'ordine cattolico dominante del dipartimento è quello dei gesuiti, seguaci della teologia della liberazione, la quale è una visione marxista del vangelo. Da quest’ordine sono usciti tutti i sacerdoti guerriglieri dalla Chiesa, incluso Guadalupe Carney”, segnala il rapporto, già in mano alle autorità superiori del governo.

http://redsolhonduras.blogspot.com/

Tradotto da Adelina Bottero

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