25 marzo, 2010

Mauricio Funes: il nuovo lacchè dell'amministrazione Obama in Centro America

www.voselsoberano.com - 21 marzo 2010

Roberto Iraheta - L'Indipendente, Ottawa, 5 marzo 2010

Questo venerdì in Guatemala ha preso definitivamente forma il ruolo triste e servile assegnato dall’amministrazione Obama al presidente salvadoregno Mauricio Funes.
Durante la riunione svoltasi con la Segretaria di Stato Hillary Clinton ed i rappresentanti del Centro America, Repubblica Dominicana e Belize, Funes ha reso pubblico il suo appoggio alla reintegrazione del nuovo governo honduregno di Pepe Lobo negli organismi regionali.
Il presidente salvadoregno, nella sua proposta di riconoscimento del governo Lobo, si è spinto tanto in là da affermare che il nuovo governo honduregno è stato scelto in “modo democratico e legittimo”.
Funes si dimentica che il 29 novembre 2009 un presidente democraticamente eletto e deposto da un colpo di stato si trovava in qualità di rifugiato nell'ambasciata del Brasile a Tegucigalpa, circondato da effettivi dell’esercito e sottoposto ad aggressioni psicologiche e fisiche per 68 giorni, includendo tra i metodi di tortura gas tossici, speciali apparecchiature soniche per privare del sonno gli occupanti dell'ambasciata, ecc.
Parimenti, il presidente salvadoregno si dimentica che quel giorno si perpetrarono 746 perquisizioni e violazioni di domicilio di dirigenti e membri della Resistenza Nazionale, senza ordine giudiziario; quel 29 novembre vennero eseguiti oltre cento arresti illegali; fu repressa violentemente una manifestazione pacifica a San Pedro Sula; si provocarono interferenze al segnale di Canal 36 per evitarne la libera informazione alla popolazione, mentre le restanti emittenti di proprietà dell'oligarchia golpista trasmettevano interviste agli elettori, con la preoccupazione di mostrare tranquillità ed affluenza ai seggi; quel 29 novembre si militarizzarono i centri di voto.
Il presidente Funes, nelle sue dichiarazioni di “riconoscimento del governo honduregno”, omette di menzionare l'ONG “Facciamo Democrazia”, facciata della CIA, e la sua partecipazione al finanziamento e frode elettorale: a tal punto che alle 20:30 ora di Tegucigalpa, tre ore e mezzo dopo la chiusura dei seggi elettorali, mentre i Magistrati del TSE non avevano ancora nemmeno idea delle cifre iniziali esaminate, già stavano convocando una conferenza stampa.
Mauricio Funes dimentica, nel suo saccheggio storico, di menzionare l'impresa fornitrice di servizi di telefonia mobile TIGO, ampiamente segnalata come ente attivo nella frode elettorale.
E’ singolare che il principale consigliere dell'impresa TIGO sia l'ex colonnello delle forze armate e capo degli squadroni della morte Billy Joya Amendola, che parallelamente fungeva da consulente in materia di sicurezza e repressione del governo golpista di Roberto Micheletti.
Potremmo continuare segnalando altri fatti, che non permettono di considerare quelle elezioni ed i loro risultati legali e democratici, come invece afferma il nuovo lacchè dell'amministrazione yankee in Centro America, Mauricio Funes, ma ci limiteremo a ribadire la notizia pubblicata il 1° dicembre 2009 sulla pagina Web http://consuladohondurasmontreal.blogspot.com/2009/12/atencion-ultimare-ora-hillary-clinton.html, secondo cui Hillary Clinton stava negoziando con Funes il riconoscimento del governo di Pepe Lobo, in cambio di un'estensione del TPS (Status di Permesso Temporaneo) per i salvadoregni residenti negli Stati Uniti.
Non stupisce, dunque, che il presidente salvadoregno Mauricio Funes diventi portabandiera della causa del riconoscimento e reintegrazione del governo golpista di Pepe Lobo negli organismi centroamericani, come primo passo per spingere nella stessa direzione, successivamente, i paesi membri dell'Organizzazione degli Stati Americani.
Più di una volta Hillary Clinton ha affermato di “preferire una soluzione centroamericana”, che l'imperialismo realizza sempre allo stesso modo: comprare funzionari servili ed opportunisti che aspirano a diventare leader della regione.
Mauricio Funes: benvenuto nel club dei lacchè!

http://elindependiente-canada.blogspot.com/

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Tradotto da Adelina Bottero

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