23 aprile, 2010

Honduras: si inaugura la Radio Comunitaria “La Voz de Zacate Grande”


Ida Garberi*

“Io voglio unire il mio destino ai poveri del mondo”
Ernesto Che Guevara
Il 14 aprile 2010 mi hanno invitato ad una grande festa, per una vittoria ottenuta, come se fosse la nascita di una figlia……ed infatti per la penisola di Zacate Grande, nella penisola di Fonseca, in Honduras, l’inaugurazione della nuova radio comunitaria, “La Voz de Zacate Grande” e’ stato un parto difficile e complicato, fin dal principio, ostacolato e minacciato dall’oligarca assassino Miguel Facusse’. Trasmette sulla frequenza di 97.1 FM, nel raggio di 25 km, ed il suo numero di telefono e’ 7178220.
Tutta la violenza fisica e psicologica di uno degli uomini piu’ potenti di Honduras, che solo con la sua ricchezza potrebbe pagare il debito pubblico del paese, non ha potuto interrompere il sogno del Movimento di Recupero e del Titolo di Proprieta’ delle Terre di Zacate Grande (ADEPZA), che proprio il 14 aprile di quest’anno ha compiuto 10 anni di attivita’.
Gia’ dalle prime ore del mattino sono incominciati ad arrivare i rappresentanti delle diverse comunita’ del luogo, oltre ai compagni del COPINH (Consiglio Civico di Organizzazioni Populari e Civiche di Honduras), OFRANEH (Organizzazione Fraternale Negra Honduregna), diversi membri della Resistenza di Tegucigalpa, ( tra cui si incontravano Edwin Espinal, sposo della martire Wendy Elisabeth Avila e membro del grupo dei motociclisti, e Yolanda Chavarria, una delle nonne della Resistenza), la Resistenza di San Lorenzo e di Choluteca, Femministe in Resistenza, Radio Progresso, Radio Globo, MCA (Movimento Contadino dell’Aguan), Artisti in Resistenza, artista argentini, il collettivo Italia-CentroAmerica e l’organizzazione in difesa dei diritti umani COFADEH (Comitato dei Famigliari dei detenuti e scomparsi in Honduras).
All’inizio della celebrazione, uno dei dirigenti del movimiento per recuperare la terra, Benito Perez, ha fatto un riassunto di questi 10 anni difficili di lotta; nella zona dove e’ situata la sede della radio, circa 92 famiglie sono riuscite a recuperare 49 “manzanas” (una “manzana” corrisponde a 7000 metri quadrati), delle 5000 che l’usurpatore Facusse’ ha recintato per uso privato, dopo esserne entrato in possesso soprattutto comprando i funzionari dello stato o minacciando di morte i veri proprietari. Di queste “manzanas” la maggioranza sono spiagge, cosa che ha praticamente causato l’impossibilita’ dell’acceso al mare della popolazione, che oltre ad essere contadina, si dedica alla pesca.
Le 800 famiglie che vivono sulla penisola hanno una possessione naturale della terra, sono piu’ di 100 anni che vivono qui, ma non possono dimostrarlo dal punto di vista legale, stanno lottando soprattutto in base all’articolo 23 della legge generale sulla pesca, n.154 del 1959, cha afferma che “ i proprietari di terreni adiacenti alla spiaggia, non posso mettere delle recinzioni o innalzare edifici, costruzioni o coltivazioni a meno di cinquanta metri dalla spiaggia, e sempre devono esistere degli spazi adeguati per le necessità di pesca”.
Il Movimento di Recupero e del Titolo di Proprieta’ delle Terre di Zacate Grande (ADEPZA) e’ stato gia’ riconosciuto come un’entita’ giuridica; si sta inoltre occupando di ottenere la liberta’ dalle condanne di usurpazione della terra di 30 compagni arrestati ingiustamente, che stanno facendo ricorso alla Corte Suprema di Giustizia; altri 38 hanno gia’ ottenuto la liberazione dalle accuse per non aver commesso nessun delitto.
In seguito, la festa continua con i diversi saluti ed auguri dei partecipanti, la benedizione del sacerdote cattolico Fausto Milla e molta musica gioiosa suonata dal grupo musicale “Gli Allegri del Sud”.
Chiaramente, gia’ si sapeva che l’assassino Facusse’ non avrebbe gradito questa nuova forma di lotta pacifica, una nuova possibilita’ per mantenere informata ed unita la comunita’: gia’ la notte precedente all’inagurazione, uomini incappucciati, sicuramente sicari del latifondista, avevano sparato in aria, a scopo di intimidazione, ed avevano tirato delle pietre contro la casa dove erano ospitati i membri del COPINH.
Il giorno 14 la sua vendetta non si e’ fatta aspettare, mentre il gruppo musicale ritornava alla sua comunita’di residenza, La Flor, il nipote di uno dei musicisti, Jose’ Adin Vargas Osorio di  19 anni,  e’ stato aggredito con il calcio del fucile da uno scagnozzo di Facusse’, provocandogli un profonda ferita sulla guancia. Subito ci siamo mossi verso La Flor per ascoltare la testimonianza del ferito, che ha giustamente denunciato l’azione all’organizzazione per i diritti umani COFADEH. Sara’che in Cuba non siamo abituati a tanta presenza impune di armi, sara’ che forse sono molto sensibile ai soprusi, pero’ sono rimasta con la bocca aperta, quando la macchina dove viaggiavamo noi, solo cittadini pacifici honduregni, giornalisti stranieri e funzionari dei diritti umani SICURAMENTE DISARMATI e’ stata fermata da un grupo nutrito di sicari di Facusse’ armati fino ai denti con fucili M16 e fucili a pompa pretendendo ostacolare il passaggio ed ispezionare il veicolo. I funzionari dei diritti umani sono riusciti a persuaderli a lasciarci continuare.
Da questo, ho dedotto che il caro signor Facusse’ gode di impunita’ assoluta, con la sua arroganza dettata dal suo potere economico puo’ fare in Honduras tutto quello che desidera, perfino minacciare giornalisti stranieri (alla faccia della liberta’ di espressione!!!) e funzionari dei diritti umani senza che non succeda nulla, anzi, noi, quelli che parliamo, che denunciamo senza paura, da adesso in poi dobbiamo guardarci alle spalle perche’ abbiamo osato metterci contro il potente latifondista honduregno.
L’evidenza che Facusse’ non puo’ perdere e’ dimostrata dal fatto che pochi giorni dopo dall’inaugurazione, un anonimo ha fatto circolare la voce della presenza di una bomba nelle vicinanze dell’istallazione della radio (fatto che si e’ dimostato falso, ma che sicuramente voleva intimidire e spaventare la popolazione) e che due giorni fa cinque agenti della polizia della Direzione Generale di Investigazione Criminale (DGIC) sono arrivati alla radio per fotografare le istallazioni.
Il fatto piu’ interesante e’ il messaggio che portavano: sono arrivati su un motoscafo di proprieta’ dell’assassino Facusse’, accompagnati dai suoi sicari armati fino ai denti.
Tutto cio’ mi fa bollire il sangue: caro presidente Porfirio Lobo, che tipo di potere e’ il suo, se un privato corrotto e senza scrupoli puo’ utilizzare le forze dell’ordine statale a suo uso e consumo?
Lei e’ solo una marionetta che cerca di barcamenarsi tra il popolo massacrato ed un’oligarchia fascista che non ha nessuna pieta’? Abbia il coraggio di ammetterlo!!!
Stia attento, lei alla fine e’ solo un povero strumento che, se non obbedira’ agli ordini delle 10 famiglie padrone di Honduras potrebbe anche apparire in pigiama in qualsiasi paese del CentroAmerica!!!

*l’autrice e’ responsabile della pagina web in italiano di Prensa Latina

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