01 aprile, 2010

Honduras: Visione del Paese e Piano della Nazione, trappola dell’oligarchia

Ida Garberi*

“Il capitalismo ricorre alla forza, ed inoltre, educa la gente nel sistema. La propaganda diretta si realizza grazie agli incaricati di spiegare l’ineluttabilità di un regime di classe, che sia di origine divino o per imposizione della natura, come ente meccanico. Questo fatto schiaccia le masse, che si vedono oppresse da un male contro il quale non è’ possibile la lotta”.
Ernesto Che Guevara

Il governo illegale di Porfirio Lobo in Honduras ha pensato bene di far approvare al Congresso una “Visione del Paese 2010-2038” ed un “Piano della Nazione 2010-2022” (VP-PN), dove praticamente cercano di impedire fino al 2038 qualsiasi cambio nel governo che possa essere a favore del popolo, dei meno fortunati, e che soprattutto le classi più povere non abbiamo possibilità di partecipare per decidere il loro destino.

Forse spaventato dalla possibilità ogni giorno più tangibile di un’Assemblea Costituente finalmente indetta e costruita da tutte le voci della società honduregna, Porfirio, il lupo vestito da agnello, è corso ai ripari con questo documento che è lo strumento con il quale i settori dominanti del paese, appoggiati su teorie neoliberali assassine, pretendono ingannare il popolo facendogli credere che siano progetti innovatori per lo sviluppo della società honduregna.

Inoltre, ci sono le prove che questo supposto “Piano…..” non è altro che la copia di un programma dell’USAID (Agenzia degli USA per la sviluppo Internazionale) ed il COHEP (Consiglio Agroimprenditoriale di Honduras) per prendere il controllo dei settori ambientali, con i decreti del fine settimana che "legalizzano" l'installazione di centinaia di dighe a livello nazionale.

Il timore alla sovranità sacrosanta del popolo ed alla rifondazione dello stato, è documentata nello stesso documento, a pagina 47, dove riporta testualmente: “si corre il rischio che i processi democratici siano, per varie ragioni, considerati come “assolutisti” e reclamino, di tanto in tanto, dei processi di rifondazione come espressione della necessità di ridistribuire il potere ed imporre nuove correlazioni di forza”.

Però, scusate io non capisco, se il potere costituente è e deve essere del popolo (perfino la Costituzione honduregna del 1982, dettata da Negroponte, lo afferma ed è tutto dire!!!), il popolo sovrano ha il diritto di cambiare le sue leggi all’infinito, in forma democratica, tutte le volte che lo desidera….e se non sarà per la via democratica, dovrà, alla fine, analizzare il cammino più conveniente, quando le forze oggi al potere gli impediscono di decidere sul suo destino.

Un’altra volta bisogna ricordare a questo governo oppressore ed usurpatore che il popolo honduregno non accetterà mai più di essere un suddito silenzioso davanti a sua maestà, gli USA, e per questo sta pagando carissimo il prezzo della ribellione, contando un numero enorme di martiri, uccisi dai gorilla golpisti per la paura di perdere terreno nel potere assoluto.

L’opportunismo di questo governo è quello tipico di tutti i fascisti, utilizzare gli strumenti della sinistra, il suo stesso linguaggio, dandogli connotazioni e sfumature che servono a mascherare i veri obbiettivi neoliberali: la legge del “Potere Cittadino” è stata abolita, dal momento che il popolo può solo collaborare con lo stato, ma mai essere il vero fautore del suo destino!!!

Un’altra dichiarazione che ci può sembrare quasi ridicola di questo “Visione del Paese 2010-2038” e “Piano della Nazione 2010-2022”, è che i ruoli si scambiano, cioè l’oligarchia da la colpa alla Resistenza dell’instabilità democratica nel paese (chiaro, il popolo honduregno doveva continuare ad essere lo stesso di tutti gli altri golpe di stato, sottomesso e muto, solo a lavorare come schiavo): “esiste il rischio che i processi nazionali di acceso al potere, ogni volta di più, debbano confrontarsi con il pericolo dell’inserzione di gruppi di pressione, legali ed illegali, che collocherebbero nella cupola del sistema democratico persone non rappresentative degli interessi del collettivo sociale honduregno” (VP-PN, p. 45).

Insomma, qui almeno Lobo è onesto e praticamente ammette che un candidato del popolo, se è coerente, non appoggerà mai gli interessi privati di dieci famiglie oligarche che sono abituate da sempre, ha fare quello che vogliono del paese.

Ed ecco la soluzione, cioè utilizzare la parola Resistenza per confondere la massa, e far sembrare lo Stato come il vero difensore dei diritti…..non certo del popolo, aggiungo io: “invece di essere un elemento potenziale di crisi, lo Stato deve convertirsi in una fonte di forza,…e resistere alle richieste dei gruppi di pressione di tutti i tipi, che cercano di aumentare la loro partecipazione nell’ assegnazione dei fondi pubblici” (VP-PN, p.119).

Inoltre, già ci avvisa delle privatizzazioni che si stanno preparando, come quella dell’acqua, infatti, declama la libertà del privato sullo stato, per confermare che si aumenterà ancora di più il divario tra ricco e povero: “lo stato realizzerà delle azioni per lo sviluppo solamente in situazioni nelle quali i privati non potranno farlo adeguatamente, sia per impossibilità o per altre ragioni” (VP-PN, p.16).

In poche parole, il documento VP-PN vuole mantenere, per sette legislazioni consecutive, il potere nelle mani dell’oligarchia, l’unica forza responsabile e pensante del paese (secondo il governo di Lobo), che si deve occupare del popolo sottomesso, incapace di dirigersi e di avere leader che lo rappresentino.

Non si toccano i temi più sensibili e più gravi che affliggono il paese, come la mancanza del rispetto dei diritti umani, la riforma agraria, il saccheggio delle ricchezze naturali, i settori più poveri e vulnerabili, la lotta alla corruzione…..solo per citarne alcuni.

Intanto, tutto tace da parte della comunità internazionale che continua a non voler vedere i martiri di questo golpe fascista, preferisce girare la faccia dall’altra parte. Gli ultimi due assassinati erano giornalisti: dove finirà la libertà di espressione? dove sono la SIP (Società Interamericana di Giornalismo) e Giornalisti senza frontiere? Forse troppo occupati a denunciare la supposta mancanza di libertà di stampa in Cuba?

Il problema di Honduras è che già non è notizia?

* l’autrice è la responsabile del sito web in italiano di Prensa Latina

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