21 aprile, 2010

La base del MUCA accetta di firmare un accordo col governo


Giorgio Trucchi

In mezzo a slogan e pugni alzati il presidente Porfirio Lobo consegna le terre ai contadini in resistenza

Dopo la firma, il 14 aprile, di un atto ufficiale di compromesso, la base del Movimento Unificato Contadino dell'Aguán (MUCA) ha deciso di accettare la proposta del governo, secondo la quale le saranno consegnati 11.000 ettari di terra, tra piantagioni di palma africana e terreni incolti.

Dal 18 aprile oltre 2600 famiglie contadine, che da diversi anni hanno intrapreso una dura lotta per recuperare le terre usurpate loro dai latifondisti Miguel Facussé, René Morales e Reinaldo Canales, inizieranno a reinstallarsi nelle terre ottenute grazie all'accordo.

Delle 28 cooperative che compongono il MUCA, solo 3 hanno deciso di non firmare l'accordo col governo, in quanto hanno in corso cause legali in tribunale, che sperano vadano a buon fine, per riottenere la proprietà delle terre.

Sotto un controllo militare e poliziesco senza precedenti e con varie comunità contadine ancora circondate e minacciate da effettivi dell'esercito e della polizia, il presidente Porfirio Lobo è arrivato nella città di Trujillo, nella Valle dell'Aguán, per firmare l'accordo.

Ciò che sicuramente non si aspettava, è che centinaia di membri della Resistenza e delle organizzazioni contadine lo stessero aspettando per reclamare molto di più dell’accordo.

“Fuori i golpisti dall’Aguán”, “Dall'Aguán i golpisti se ne van”, “ Cosa vuole la gente? L'Assemblea Costituente” erano gli slogan che risuonavano nell'antica fortezza spagnola, in cui si celebrò l’evento, allorquando il presidente Lobo fece la sua comparsa per pronunciare un breve discorso alla gente riunita.

Tanto meno si aspettava che, all’intonare l'inno nazionale, tutta la delegazione del MUCA e buona parte dei presenti alzasse il pugno sinistro, come sempre fanno i partecipanti alle marce della Resistenza.

“Abbiamo avviato questo negoziato perché vi sono necessità reali da risolvere, ed è stato un processo che si è sviluppato in mezzo a pericoli, minacce e repressione. Comunque ci ha rafforzati”, ha affermato Rudy Hernández, membro della commissione negoziatrice del MUCA.

“Non possiamo dimenticare che durante questi anni di lotta abbiamo perso diversi compagni. Sono 6 i contadini assassinati, li porteremo sempre nei nostri cuori, e questo ci servirà per continuare a lottare contro il potere di chi vuole tenere la ricchezza concentrata in poche mani.

Quest’accordo - ha spiegato Hernández - riconosce che la terra deve rimanere in mano ai contadini, perché la lavorano con amore e sacrificio”.

Il membro del MUCA ha pure ricordato che non daranno impulso solamente alla coltivazione di palma africana, ma anche ad altri progetti per garantire l’indipendenza alimentare di migliaia di famiglie, pertanto ha chiesto al presidente Porfirio Lobo l'appoggio necessario per affrontare tale sfida.

La firma dell'accordo è stata anche occasione, per gli avvocati del MUCA, di chiedere la fine della repressione contro le organizzazioni contadine. Attualmente sono in corso oltre 200 processi contro membri di queste organizzazioni e non si è fermata l'ondata repressiva e la militarizzazione nel Bajo Aguán.

In mezzo all'entusiasmo per il risultato conseguito, che per il MUCA continua a rappresentare solo l'inizio di un processo che vuole arrivare al recupero di tutte le terre usurpate, era evidente la distanza tra il presidente Lobo e l'altro attore di questa difficile situazione che si è creata nell'Aguán: i proprietari terrieri, che pretendono di mantenere il controllo della maggior parte delle terre della zona.

Ad una domanda su questo tema, che la Lista Informativa “Nicaragua y mas” riuscì a fare al presidente, nonostante il ferreo controllo del suo apparato di sicurezza, Porfirio Lobo rispose molto schiettamente che “tutto era risolto”.

Poche ore dopo cominciò a circolare la notizia che il potente produttore di palma Miguel Facussé Barjum, avrebbe iniziato un processo per appellarsi in tribunale contro la decisione del presidente.

http://nicaraguaymasespanol.blogspot.com/2010/04/bases-del-muca-aceptaron-firmar-acuerdo.html

Da: http://voselsoberano.com/v1/index.php?option=com_content&view=article&id=5027:bases-del-muca-aceptaron-firmar-acuerdo-con-el-gobierno&catid=1:noticias-generales

Tradotto da Adelina Bottero

Comments:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.





<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?