29 novembre, 2010

HONDURAS: Banca Mondiale corresponsabile nell’assassino di contadini, finanziando Facussé con 30 milioni di dollari

Red Morazánica de Informaciòn  - Tegucigalpa, 25 novembre 2010

L’organizzazione internazionale Azione per i Diritti, conosciuta in inglese come Rights Action (RA), in una lettera al presidente del Gruppo Banca Mondiale (GBM), Robert Zoellick, accusa la banca di responsabilità nell'assassinio dei contadini a El Aguán, Honduras.

RA denuncia che la Compagnia Dinant, proprietà del latifondista della palma, Miguel Facussé, il 5 novembre 2009 ricevette dalla Compagnia Finanziaria Internazionale (IFC), che all’interno del GBM si occupa del settore privato, il prestito (numero 27250) di 30 milioni di dollari.

“Assegnare fondi alla Dinant, è una negligenza grave della Banca Mondiale (BM) rispetto agli obblighi in tema di diritti umani ed è sua responsabilità la dovuta attenzione”, segnala RA.

Con la decisione di mettere a disposizione denaro per la Dinant, la BM “ha inviato un messaggio molto chiaro alla compagnia ed i suoi proprietari: possono godere d’impunità assoluta per i loro atti”, la Banca “tollera la violenza, l'appropriazione illegale di terre, perfino la partecipazione ai colpi di stato militari”.

RA riporta che il 15 novembre 2010 forze di sicurezza della Dinant massacrarono 6 agricoltori, membri del Movimento Contadino dell’Aguán (MCA), durante un tentativo di “sgombero illegale” di terre intestate provvisoriamente ai contadini stessi.

D’altro canto, la Dinant è coinvolta in conflitti per la terra, con attendibili denunce di atti di violenza, assassini, appropriazione indebita di terre. Parimenti il suo proprietario, Facussé, è stato ampiamente denunciato come un “fautore-chiave del golpe militare”.

I resoconti del Gruppo di Lavoro ONU su mercenari e forze di sicurezza private, indicano che i produttori honduregni di biocombustibili avrebbero assunto come forze di sicurezza ex-agenti colombiani del gruppo di Auto Difesa (AUC), incluso dagli Stati Uniti nella lista delle organizzazioni  terroristiche.
A questi fatti si somma la mancanza assoluta in Honduras di un ambito giuridico tutelante, che possa trattare in modo adeguato tali conflitti, pertanto attribuire fondi alla Dinant è una “negligenza grave” negli obblighi relativi ai diritti umani, ed è responsabilità del BM la “dovuta diligenza”.

L'investimento della BM la trascina, in questo modo, nella violazione dei diritti umani e negli atti di corruzione che potrebbero coinvolgere progetti sostenuti dalla Banca.

In Honduras non c'è un'autorità legittima che possa firmare accordi internazionali vincolanti, finché non si ristabilirà l'ordine costituzionale; ciò rende illegittimo il debito contratto dal regime in nome del popolo e rende responsabile del debito “odioso” la BM e non il popolo. Questa l’analisi di RA.



Tradotto da Adelina Bottero

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