17 novembre, 2010

L’esercito colombiano è già in Honduras

DICK EMMANUELSON  -  TEGUCIGALPA  -  Sabato 13 Novembre 2010  

I sequestratori e gli operatori dei servizi segreti che effettuano intercettazioni telefoniche e di posta elettronica stanno adesso operando in Honduras e in altri dodici paesi

E’ una regione in cui gli squadroni della morte detti AUC, Autodifese Unite di Colombia, oggi Aquile Nere, cooperavano d’intesa con l’esercito, le autorità e il DAS, la polizia politica segreta alle dirette dipendenze del presidente colombiano.
Contadini sono stati e sono assassinati e le loro terre "espropriate" dal terrorismo parastatale. Dirigenti sindacali della USO, che organizzano i lavoratori del petrolio, uno dei sindacati più combattivi in Colombia, furono assassinati da questa sinistra alleanza per il fatto che difendevano gli interessi dei loro iscritti nei giacimenti petroliferi del Casanare.

Le AUC e il 3-16 & NEGROPONTE
Ora il GAULA è in Honduras. Non l’abbiamo appreso dai mezzi d’informazione honduregni, ma da quelli colombiani. Un agente del GAULA in Honduras racconta del riscatto di un lontano cugino del signor Porfirio Lobo. C’è anche una dichiarazione del ministro della Difesa colombiano, ma sulla stampa colombiana [1].
Ciò che non commentano sono gli assassini di sette honduregni, catturati in quegli stessi momenti, presuntamene da poliziotti honduregni, visibili in una ripresa del Canal 11 dell’Honduras e ritrovati il giorno dopo assassinati coi segni di terribili torture subite.
Molti di loro, secondo dichiarazioni che circolano in Honduras, avevano un passato di perseguitati durante la decade degli anni 80, quando l'uomo forte del paese si chiamava John Negroponte.
Fu quando cominciò ad operare il gemello delle AUC in Honduras, il "Battaglione 3-16", sotto la direzione del capitano Billy Joya e del generale Gustavo Álvarez Martínez, quest’ultimo comandante delle Forze Armate honduregne. Era lo zio dell'attuale ministro della Sicurezza, Óscar Álvarez.
I membri del 3-16 cominciarono la loro "formazione" in una base dell'aviazione nel sud degli Stati Uniti, una zona desertica, dove giunsero una notte del 1980 e dove per sei mesi furono preparati alla Guerra Sporca da "professori" argentini, esperti dell’"Operazione Condor" e da agenti della CIA. Tornando in Honduras cominciarono le loro operazioni sanguinarie, che in un certo modo sono ricomparse.
Billy Joya è stato consulente presidenziale e ministeriale del dittatore Roberto Micheletti dopo il colpo di stato militare del 28 giugno 2009 e, secondo le fonti, continua ad esserlo.
Il 13 settembre 2009, il quotidiano colombiano El Tiempo ha pubblicato un lungo reportage su come un honduregno fosse andato in Colombia a reclutare paramilitari delle AUC nel Magdalena Medio, la culla del paramilitarismo colombiano.
Ci sono molte testimonianze di contadini honduregni e di abitanti dei dipartimenti di Colon ed Olancho, che raccontano di colombiani armati al servizio dei proprietari terrieri, che stanno attuando una guerra feroce contro i contadini organizzati.
Mi puzza tanto di Colombia e della sua politica di terrorismo di stato.

"LA CHUZADA" ("LA SPARATA") ED IL MICROFONO TRA I SENI
L'ufficiale del GAULA, secondo il quotidiano colombiano El Tiempo, dichiara che "gli effettivi cominciarono ad intercettare le chiamate che i sequestratori facevano alla moglie di Lobo Moya".
Ovvio, gli agenti di Uribe&Santos hanno esperienza da vendere. Ne hanno fin sopra i capelli per lo scandalo "La Chuzada", in cui Uribe ordinò a tutto il proprio apparato del DAS-G3 di tallonare i suoi oppositori nella stampa, nella Corte Suprema di Giustizia e nel movimento popolare colombiano.
Ora i capi del controspionaggio e di "Analisi" raccontano che quelli del DAS-G3 mettevano un microfono nel reggiseno della signora che serviva il vino rosso, il caffè, ai membri dell'onorevole ed onesta Corte Suprema di Giustizia.
Gli agenti del DAS, attraverso il microfono ben custodito tra i seni, poterono ascoltare le sessioni sommamente delicate, quando la Corte discuteva il caso del cugino di Uribe, il parlamentare Mario Uribe, alleato dei paramilitari e dei narcotrafficanti nel dipartimento di Antiochia (capitale Medellin). Fino a tanto, forse assai di più, si spinse l'assurdità di un mafia narco-oligarchica che ha trasformato quel bel paese in uno stato mafioso.

ACCORDO URIBE-LOBO
Uribe arrivò in Honduras tre giorni dopo che Porfirio Lobo aveva assunto la presidenza, in seguito a delle elezioni (29 novembre 2009) riconosciute da nessuno al mondo, nonostante i grandi sforzi fatti dall'ambasciatore statunitense Hugo Llorens. Uribe rimase soltanto tre ore in territorio honduregno e portava con se’ un solo foglio, affinché Lobo lo firmasse praticamente in bianco: “Accordo di cooperazione e interscambio d’informazioni contro il terrorismo e il narcotraffico”, quest’ultimo per dargli più credibilità.
Gli esempi sotto riportati, dei cosiddetti "Falsi Positivi" del GAULA, nient’altro che fucilazioni di contadini in cui tutta la direzione dipartimentale del GAULA di Casanare è implicata, sono solo un frammento dei tanti crimini commessi da quel gruppo dell'esercito colombiano.
Ed ora stanno in Honduras, facendo "sparate" ed operazioni come fossero a casa loro.
Con Santos nulla cambierà. Egli è il Padre dei "Falsi positivi" e più di un honduregno si sta chiedendo se i sette honduregni assassinati furono vittime del modus operandi del GAULA e della tortura applicata dalle AUC & 3-16.
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[1] Gaula appoggia riscatto in Honduras del cugino del presidente Porfilio Lobo, da: “El Tiempo”.
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“Falsi Positivi”:
- Da Radio Santa Fe, Bogotà:
Arrestati per sequestro ed assassinio 7 militari di Casanare ed altri 6 per un caso simile a Cordoba
2 novembre 2007 
(………………...)
- La Procura chiama a giudizio per sequestro un ex-comandante del Gaula di Casanare
1 luglio 2009
(…………………)

Tradotto da Adelina Bottero

http://www.resistenciahonduras.net/index.php?option=com_content&view=article&id=1534:el-ejercito-colombiano-ya-esta-en-honduras&catid=65:economia-social&Itemid=249




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