05 novembre, 2011

L'impero e i suoi alleati sono in putrefazione

Salvador Zúniga  -  Membro del COPINH

L'impero gringo e i suoi alleati stanno imputridendo. Convalidano quest’affermazione i seguenti fatti.
Hanno appoggiato il terrorismo, trasformando città come Miami in santuari dei delinquenti, che senza alcuna pietà pianificarono una campagna criminale di bombe esplose a Cuba con seguito di vittime civili. A ciò va aggiunta l'esplosione del DC9 dell’aviazione cubana, in cui morirono 73 persone fra equipaggio, studenti ed atleti. Questi crimini restano tuttora impuniti ed uno dei principali capi di tali operazioni, il terrorista internazionale Luis Posadas Carriles, gode della più assoluta libertà. E gli imperialisti dicono che lottano contro il terrorismo, lo dicono senza alcun pudore pur sapendo che non hanno la benché minima moralità per parlarne, dato che i terroristi sono loro.
Hanno invaso paesi con la scusa di difendere la popolazione civile, mentre il vero scopo è stato appropriarsi delle risorse naturali dei popoli invasi. L'Iraq fu occupato col pretesto delle armi di distruzione di massa, cosa mai dimostrata, al contrario fu chiaro che in Iraq non c'erano armi di distruzione di massa; e che orrore ciò che il mondo vide: le torture più raccapriccianti praticate nella prigione di Abu Ghraib, in cui la soldataglia yankee dimostrò tutto il proprio abbrutimento.
Senza alcuna morale i paesi europei, in particolare la Germania, portarono avanti una strategia per annientare la federazione Yugoslava, la disintegrarono e culminarono con la barbara invasione.
S’invase l'Afghanistan col pretesto che vi operava un'organizzazione terroristica, la famosa Al Qaeda, quando in realtà si tratta di soci loro alleati. Oggi è ormai cosa evidente: si sono uniti spudoratamente nella campagna contro la Libia, dove operano insieme; vedete, ora lo fanno senza pudore alcuno, infischiandosene dell'opinione pubblica, lo fanno con tremenda prepotenza, come per dire: “Sì, siamo soci, e allora?” La vera ragione è occupare quel paese, appropriarsi delle sue risorse naturali e piazzarsi bene strategicamente.
Hanno sostenuto, diretto, finanziato ed eseguito il colpo di stato in Honduras, e senza la minima vergogna ne sono usciti con una strategia di dialogo, utilizzando il loro incondizionato alleato Oscar Arias - dicono per ristabilire il presidente costituzionale - quando il vero intento era ridimensionare la lotta del popolo honduregno. Ne hanno approfittato per mettere nuove basi militari in Honduras e farvi penetrare le loro multinazionali per accaparrarsi l'acqua, il settore minerario, la terra e tutte le risorse naturali.
Mantengono, come uno dei capi imperiali, il riconosciuto pederasta internazionale, mafioso di quelli buoni, specialista in baccanali, il magnate Silvio Berlusconi, che si paragona a Nerone e che si fa vedere felice per il massacro di uomini, donne e bambini in Libia.
Di recente abbiamo visto che una delle loro istituzioni, la tenebrosa ONU, ha autorizzato la criminale NATO a bombardare il popolo libico, col pretesto di proteggere la popolazione civile. Che orrore ciò che hanno provocato: la morte di bambini e bambine, donne, uomini, anziani ed anziane sotto le bombe “umanitarie”. Abbiamo visto le truppe coordinate di Al Qaeda e dei paesi imperialisti operare congiuntamente ad occupare un paese, a massacrare un popolo. L'impero è marcio, senza alcuna vergogna le sue truppe hanno sparato contro il presidente libico, lo hanno catturato ferito in malo modo e consegnato ai militanti terroristi perché lo ammazzassero. Sono passati sopra, chissà come, alle norme della convenzione di Ginevra, con la prepotenza che conferisce loro il sapere che nessuno li può sanzionare. Le immagini rimbalzate agli occhi del mondo sono terribili: un’orda di truppe terroristiche ed imperiali soffocate dalle risate, mentre assassinavano un presidente, con le peggiori vessazioni. Quando è uscita la notizia il grande burattino imperiale, il signor Obama, si è presentato sorridente e compiaciuto, rendendo noti i suoi contributi al crimine contro un popolo, mentre la sua mummificata segretaria di stato si lasciava andare ad isteriche grida di allegria. Gli altri capetti imperiali si sfregavano le mani con veemenza all’idea di occupare di già petrolio e territorio. Che ipocriti sono gli imperialisti, pochi mesi fa in maniera fraudolenta firmavano con Gheddafi i rispettivi accordi e lo ricevevano su tappeti rossi e con guardie d’onore.
Ma l'impero è imputridito non solo sul piano etico e morale, la sua economia è rovinata, le borse valori crollano, i popoli, tutti i popoli sono indignati e si stanno mobilitando; gli imperialisti spingono disperatamente verso la guerra, l'occupazione e distruzione totale delle risorse naturali e lo sfruttamento degli esseri umani, ma i popoli resistono. Ora le mobilitazioni arrivano dritto al cuore dell'impero, contro Wall Street, arrivano a Roma, Londra, Parigi, Grecia, Madrid ed in altre città imperiali.
Il mondo ha bisogno urgentemente di un nuovo ordine, nel quale gli esseri umani possano vivere in pace ed armonia con la natura, un mondo dove la tecnologia sia al servizio di tutti e tutte, un mondo dove si realizzi la distribuzione equa della ricchezza, un mondo senza imperi di alcun tipo, un mondo senza razzismo, un mondo senza patriarcato, un mondo senza capitalismo.
Siamo sicuri che dopo questa profonda crisi che stiamo vivendo e che si acutizzerà ancor più, costruiremo un vero mondo di giustizia, pace e fratellanza.

La Esperanza Intibucá, 26 0ttobre 2011


Tradotto da Adelina Bottero

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