03 febbraio, 2010

MOVIMENTI SOCIALI DELL'AMERICA SI UNISCONO PER MANTENERE L’HONDURAS NELL'ALBA

A dispetto degli annunci di ritiro del governo illegittimo di Porfirio Lobo

28 gennaio 2010

Con lo slogan: “l’Honduras non se ne va dall'ALBA”, i movimenti sociali del Venezuela e dell’Honduras stanno stringendo legami mediante la realizzazione di attività di riflessione, educazione ed azione, affinché i popoli continuino ad innalzare le bandiere della resistenza e della lotta per la difesa della democrazia e dell'integrazione latinoamericana.

Mónica Saiz, membro del comitato promotore del Consiglio dei Movimenti Sociali dell'ALBA-TCP in Venezuela, affermò che anche quando il governo illegittimo di Lobo annuncerà il suo ritiro dall'Alternativa Bolivariana per i popoli della nostra America (ALBA), il popolo honduregno continuerà a farne parte, attraverso l'integrazione delle organizzazioni di base, continuando la resistenza, usando come spazio il Consiglio dei Movimenti Sociali dell'ALBA-TCP, poiché “l'ALBA si costruisce e permane a partire dai popoli”.

La dichiarazione fu fatta nell’ambito del Cineforum “Honduras: Semi di Libertà”, svoltosi questo martedì pomeriggio negli spazi del Parco Centrale. Saiz affermò che la suddetta attività fu realizzata in solidarietà col popolo dell’Honduras, in una data di grande importanza per la resistenza, com’è la presa di possesso di Porfirio Lobo, “come consumazione d'un colpo di stato oligarchico ed imperialista, appoggiato dagli Stati Uniti”.

Germán Espinal, ambasciatore dell’Honduras in Venezuela, da parte sua dichiarò: “Quest’atto è una testimonianza, raccolta da documentaristi venezuelani, alla lotta del popolo honduregno e del Fronte Nazionale di Resistenza, e rappresenta un riconoscimento alla solidarietà che il popolo del Venezuela gli ha offerto”. Affermò che i movimenti popolari iniziano ora una nuova fase di lotta per la restituzione della democrazia partecipativa, che al suo giudizio, si potrà ottenere soltanto mediante un’Assemblea Nazionale Costituente.

“Il movimento della resistenza è un movimento democratico, proseguiremo saldi ad accompagnare il nostro popolo dalle trincee che abbiamo deciso di assumerci personalmente, continueremo a sviluppare la solidarietà nell’ambito dei popoli dell'ALBA e a dare il nostro contributo per rafforzare il Fronte Nazionale di Resistenza”.

Durante l'incontro vennero presentati il documentario “Semi di libertà”, realizzato da ALBA-TV, il quale mostra la realtà della terra di Morazán, nonchè una breve rappresentazione teatrale di cinque minuti, sull'appoggio incondizionato che i popoli dell'America hanno offerto alle lotte del popolo honduregno.

Venne letto il documento redatto dal Consiglio dei Movimenti Sociali dell'ALBA-TCP del Venezuela, con un pronunciamento concreto riguardante “la politica distruttrice che cerca di dividere l'America Latina”.

Guadalupe Rodríguez, membro del movimento sociale “Coordinamento Simón Bolívar”, della comunità 23 Gennaio, informò che, oltre a partecipare a questo tipo di eventi come forma di ripudio verso il colpo di stato, loro sono per le strade, nei quartieri, nelle parrocchie a convocare tutti i movimenti sociali, affinché si uniscano al lavoro già avviato con le organizzazioni popolari honduregne, allo scopo di mantenere quel paese all’interno dell'ALBA.
I leader, uomini e donne, del Consiglio dei Movimenti Sociali dell'ALBA-TCP del Venezuela, hanno assicurato che continueranno a realizzare attività in solidarietà con Honduras, Haiti, e tutti i popoli fratelli dell'America Latina.

Parimenti s’impegneranno ad “appoggiare la formazione del Consiglio dei Movimenti Sociali dell'ALBA-TCP - capitolo Honduras, in alleanza con tutte quelle organizzazioni e movimenti popolari che resistono e si preparano a creare cambiamenti in questo nostro paese fratello centroamericano”. Tutto ciò mirando alla partecipazione al prossimo vertice dell'ALBA, che si svolgerà il prossimo mese d’aprile nella città di Caracas.

Prensa MinCI

http://redsolhonduras.blogspot.com/

Tradotto da Adelina Bottero

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