09 gennaio, 2011
Azione repressiva del regime golpista contro le emittenti comunitarie indigene del COPINH Radio Gurajambala e La Voz Lenca
Le azioni repressive sono state sistematiche e sono consistite in scariche elettriche che hanno bruciato trasmettitori ed altre attrezzature delle nostre radio comunitarie. Tali azioni si sono aggravate oggi, mercoledì 5 gennaio verso le 10:40 del mattino, quando due impiegati con magliette della SEMEH ed inviati da Arturo Corrales Álvarez, azionista di tale impresa e figura emblematica del golpismo fascista, si sono introdotte negli uffici del COPINH, ubicati nel quartiere Las Delicias, senza la nostra autorizzazione e senza presentare credenziali, né qualifica, né nominativo, arrivando a bordo di un veicolo Toyota 22 R di colore rosso, targato PAE0468, col proposito di danneggiare le emittenti Radio Guarajambala e La Voz Lenca.
Vale la pena chiarire che non hanno presentato avvisi né ordini di sospensione dell’energia elettrica; questi individui hanno minacciato di morte varie persone che lavorano nel COPINH e quindi hanno tagliato l'energia elettrica allo scopo di far tacere le radio, che a causa di quest’azione non hanno più potuto trasmettere. Risaliti sul veicolo, hanno continuato a minacciare di morte gridando: “bisogna tagliare la luce a questi rivoluzionari figli di p... non vogliamo più sentire queste radio” e hanno tentato d’investire gente del COPINH che stava nel vicolo di fronte all'ufficio. I compagni e compagne minacciate sono: Juan Vásquez, Leonel Andino, Cruz Alfaro dell’equipe Operatori della Comunicazione, così come Salvador Zúniga, Telma Hernández e Bertha Caceres, ed il compagno Néstor Sorto aggredito fisicamente.
Il COPINH è un'organizzazione da sempre in difesa delle ricchezze naturali, dei diritti umani, dei diritti dei popoli indigeni, contro il colpo di stato criminale e per la Rifondazione dell’Honduras, che per questi motivi ha subito sistematicamente la repressione del regime golpista; molti dei suoi militanti sono stati incarcerati, altri ed altre hanno subito pestaggi, minacce di morte ed altri ancora sono stati assassinati.
Rivolgiamo un appello alla solidarietà nazionale ed internazionale, affinché questi spazi dei popoli indigeni, del popolo honduregno e dei popoli del mondo non siano ridotti al silenzio da parte della dittatura.
Esigiamo il rispetto del diritto umano di libera espressione e diffusione del pensiero.
Basta col sabotaggio delle nostre emittenti Lencas.
Continuiamo per la Rifondazione e contro il regime violatore dei diritti umani!
Con la forza ancestrale di Icelaca, Lempira ed Etempica si alzano le nostre voci piene di vita, giustizia, dignità, libertà e pace!
La Esperanza, Intibucá, 5 gennaio 2011
C O P I N H
Tradotto da Adelina Bottero
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