28 marzo, 2011
Honduras Missione internazionale consegna alla Cidh relazione sul Bajo Aguán
Lo Stato dell'Honduras ha cercato di giustificare l'ingiustificabile
Udienza pubblica della CIDH a Washington © (Foto G. Trucchi)
Washington D.C. - Lo scorso 25 marzo, una delegazione della missione internazionale di osservazione sullo stato dei diritti umani nel Bajo Aguán ha consegnato al relatore per l'Honduras della Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh), Felipe González, la relazione preliminare sulla grave situazione che si vive in questa zona del paese centroamericano.
Durante la riunione, la delegazione ha evidenziato la grave situazione di violazione dei diritti umani e l'impunità che regna nel Bajo Aguán, così come la criminalizzazione sistematica della lotta delle organizzazioni contadine.
"È stata una riunione molto positiva durante la quale non solo abbiamo avuto l'opportunità di consegnare la relazione e presentare, in base a quanto osservato dalla missione, la situazione reale della zona, ma anche di scambiare opinioni su possibili azioni da promuovere nel futuro.
Crediamo che la Cidh debba seguire molto da vicino la situazione di vulnerabilità e impotenza in cui si trova la popolazione contadina e lanciare un avvertimento allo Stato honduregno. Il ruolo della Cidh è fondamentale per garantire la protezione di queste persone", ha detto l'avvocato del Centro per la giustizia e il diritto internazionale (Cejil), Marcia Aguiluz.
Secondo Aguiluz, il commissario della Cidh, Felipe González, conosce la situazione del Bajo Aguán e "si è mostrato piuttosto preoccupato. Ha anche mostrato una certa insoddisfazione per alcune azioni che lo Stato dell'Honduras si era impegnato a intraprendere e che non ha rispettato.
Gli abbiamo anche chiesto che, in base ai contenuti della relazione che gli abbiamo consegnato, sollecitasse allo Stato informazioni su ciò che sta facendo per prevenire la violazione ai diritti umani nel Bajo Aguán e per proteggere la popolazione", ha spiegato l'avvocato del Cejil.
La delegazione della missione internazionale presente a Washington è anche riuscita a inserire il tema del Bajo Aguán durante l'udienza pubblica della Cidh sull'Honduras. Ana María Pineda, avvocato di FIAN Internacional capitolo Honduras, ha evidenziato le gravi violazioni ai diritti umani in questa zona e la profonda preoccupazione delle organizzazioni internazionali e nazionali che hanno integrato la missione.
In questa occasione è stata evidente la mancanza di argomenti da parte della delegazione dello Stato honduregno presente all'udienza, la quale non ha potuto ribattere con argomenti validi alle denunce presentate dalla missione.
"È evidente che non vogliono parlare di un tema che non sono in grado di giustificare. Il Bajo Aguán - ha continuato Aguiluz - è uno dei problemi più seri che ha l'Honduras. È una zona dove non esiste l'istituzionalità. Lo Stato non ha saputo presentare argomenti validi ed è incorso in continue contraddizioni durante tutta l'udienza, tentando di giustificare l'ingiustificabile".
L'avvocato del Cejil ha infine considerato che la presenza della missione internazionale a Washington sia stata molto positiva.
"Le informazioni contenute nella relazione devono essere fatte circolare il più possibile, perché in Honduras quasi non esistono spazi per presentare denunce e l'accesso ai mezzi di comunicazione è molto ristretto. Di fronte a questa situazione l'unica alternativa è la denuncia internazionale.
Il lavoro svolto in questi giorni dai membri della missione internazionale è stato molto rilevante e rappresenta un aiuto importante per continuare a incidere e a fare pressione sullo Stato honduregno", ha concluso Aguiluz.
Alla fine della giornata di lavoro, i membri della missione hanno accompagnato una delegazione di organizzazioni honduregne che si sono riunite con il corpo diplomatico dell'Ecuador, Brasile e Venezuela accreditato presso l'Organizzazione degli stati americani (Osa). Durante gli incontri, la Missione ha consegnato loro la relazione preliminare sul Bajo Aguán.
Durante la riunione, la delegazione ha evidenziato la grave situazione di violazione dei diritti umani e l'impunità che regna nel Bajo Aguán, così come la criminalizzazione sistematica della lotta delle organizzazioni contadine.
"È stata una riunione molto positiva durante la quale non solo abbiamo avuto l'opportunità di consegnare la relazione e presentare, in base a quanto osservato dalla missione, la situazione reale della zona, ma anche di scambiare opinioni su possibili azioni da promuovere nel futuro.
Crediamo che la Cidh debba seguire molto da vicino la situazione di vulnerabilità e impotenza in cui si trova la popolazione contadina e lanciare un avvertimento allo Stato honduregno. Il ruolo della Cidh è fondamentale per garantire la protezione di queste persone", ha detto l'avvocato del Centro per la giustizia e il diritto internazionale (Cejil), Marcia Aguiluz.
Secondo Aguiluz, il commissario della Cidh, Felipe González, conosce la situazione del Bajo Aguán e "si è mostrato piuttosto preoccupato. Ha anche mostrato una certa insoddisfazione per alcune azioni che lo Stato dell'Honduras si era impegnato a intraprendere e che non ha rispettato.
Gli abbiamo anche chiesto che, in base ai contenuti della relazione che gli abbiamo consegnato, sollecitasse allo Stato informazioni su ciò che sta facendo per prevenire la violazione ai diritti umani nel Bajo Aguán e per proteggere la popolazione", ha spiegato l'avvocato del Cejil.
La delegazione della missione internazionale presente a Washington è anche riuscita a inserire il tema del Bajo Aguán durante l'udienza pubblica della Cidh sull'Honduras. Ana María Pineda, avvocato di FIAN Internacional capitolo Honduras, ha evidenziato le gravi violazioni ai diritti umani in questa zona e la profonda preoccupazione delle organizzazioni internazionali e nazionali che hanno integrato la missione.
In questa occasione è stata evidente la mancanza di argomenti da parte della delegazione dello Stato honduregno presente all'udienza, la quale non ha potuto ribattere con argomenti validi alle denunce presentate dalla missione.
"È evidente che non vogliono parlare di un tema che non sono in grado di giustificare. Il Bajo Aguán - ha continuato Aguiluz - è uno dei problemi più seri che ha l'Honduras. È una zona dove non esiste l'istituzionalità. Lo Stato non ha saputo presentare argomenti validi ed è incorso in continue contraddizioni durante tutta l'udienza, tentando di giustificare l'ingiustificabile".
L'avvocato del Cejil ha infine considerato che la presenza della missione internazionale a Washington sia stata molto positiva.
"Le informazioni contenute nella relazione devono essere fatte circolare il più possibile, perché in Honduras quasi non esistono spazi per presentare denunce e l'accesso ai mezzi di comunicazione è molto ristretto. Di fronte a questa situazione l'unica alternativa è la denuncia internazionale.
Il lavoro svolto in questi giorni dai membri della missione internazionale è stato molto rilevante e rappresenta un aiuto importante per continuare a incidere e a fare pressione sullo Stato honduregno", ha concluso Aguiluz.
Alla fine della giornata di lavoro, i membri della missione hanno accompagnato una delegazione di organizzazioni honduregne che si sono riunite con il corpo diplomatico dell'Ecuador, Brasile e Venezuela accreditato presso l'Organizzazione degli stati americani (Osa). Durante gli incontri, la Missione ha consegnato loro la relazione preliminare sul Bajo Aguán.
NOTA:
In allegato la Relazione Preliminare consegnata alla CIDH
(Testo e Foto Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua - www.itanica.org )
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