01 luglio, 2012
HONDURAS: A TRE ANNI DAL GOLPE, APPOGGIO ALLA RESISTENZA POPOLARE ! (comunicato di Rifondazione Comunista)
HONDURAS:
A TRE ANNI DAL GOLPE, APPOGGIO ALLA RESISTENZA POPOLARE !
Tre anni fa
un colpo di Stato in Honduras rovesciava il Presidente costituzionale
Manuel Zelaya. I militari con l’appoggio del Parlamento, lo
arrestavano per “attentato
alla Costituzione” ed insediavano Roberto Micheletti,
un imprenditore di origini
bergamasche. A distanza di tre anni la
situazione nel Paese è ben lontana dall’essere “normalizzata”
come sostengono quei governi che, insieme alla grande stampa
internazionale, hanno salutato con entusiasmo la frode elettorale con
cui è stato “eletto” Porfirio Lobo nel Novembre del 2009.
Al
contrario, il golpe ha aperto una fase di violenza, come negli anni
80, quando omicidi politici, detenzioni forzate e sparizioni erano
all’ordine del giorno. Alla base del golpe vi è il controllo della
terra, delle risorse minerarie, dell’acqua come fonte di energia,
anche per grandi imprese italiane come l’Astaldi impegnata nella
diga di Nacaome, e l’Impregilo (diga Cajòn).
Dal Novembre del 2011 il Parlamento honduregno ha dato all’esercito la facoltà di svolgere funzioni di polizia. Da allora è aumentata la militarizzazione del Paese, la repressione, la criminalizzazione dei movimenti sociali e gli omicidi selettivi ad opera degli squadroni della morte, assessorati dai paramilitari colombiani. Secondo le organizzazioni di difesa dei Diritti Umani, dal golpe del 2009 sono stati assassinati 23 giornalisti, più di 60 contadini, 80 membri della comunità Lgbt. È di pochi giorni l’ultimo omicidio di Jenny Izaguirre, uccisa sotto casa, che si aggiunge alle decine di omicidi di militanti del Fronte Nazionale di Resistenza Popolare (FNRP), creatosi a radice del golpe.
Dal Novembre del 2011 il Parlamento honduregno ha dato all’esercito la facoltà di svolgere funzioni di polizia. Da allora è aumentata la militarizzazione del Paese, la repressione, la criminalizzazione dei movimenti sociali e gli omicidi selettivi ad opera degli squadroni della morte, assessorati dai paramilitari colombiani. Secondo le organizzazioni di difesa dei Diritti Umani, dal golpe del 2009 sono stati assassinati 23 giornalisti, più di 60 contadini, 80 membri della comunità Lgbt. È di pochi giorni l’ultimo omicidio di Jenny Izaguirre, uccisa sotto casa, che si aggiunge alle decine di omicidi di militanti del Fronte Nazionale di Resistenza Popolare (FNRP), creatosi a radice del golpe.
Il Partito
della Rifondazione Comunista rinnova il suo appoggio alla popolazione
honduregna ed al FNRP, e oggi saluta la nascita del Partito Libre,
suo strumento politico, che ha scelto la resistenza pacifica contro
il governo illegittimo.
Avevamo
purtroppo ragione a sostenere che la “sostituzione costituzionale”
del Presidente Zelaya, era solo il primo dei colpi di Stato riusciti
del ventunesimo secolo: pochi giorni fa in Paraguay si è ripetuto lo
stesso copione con un “colpo di Stato parlamentare” contro il
Presidente Lugo, mentre in Bolivia non si è ancora spenta la cenere
dell’ultimo dei numerosi tentativi di destabilizzare il governo di
Evo Morales.
E’ sotto
gli occhi di tutti la contro-offensiva degli Stati Uniti, delle
multinazionali, dei latifondisti, che con l’appoggio decisivo dei
mezzi di comunicazione di massa e della destra latino-americana ed
europea, cercano disperatamente di difendere i loro privilegi. Dopo i
golpe falliti in Ecuador nel 2010 ed in Bolivia, quello del Paraguay
è il secondo colpo di Stato riuscito dell’amministrazione Obama.
Il partito
della Rifondazione Comunista chiama alla vigilanza democratica ed
alla mobilitazione in appoggio ai popoli del continente
latino-americano che lottano per una seconda e definitiva
indipendenza.
Roma
28-6-2012
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