07 dicembre, 2007

Incontro dei Popoli Indigeni ed Afrodiscendenti in Honduras

Nei giorni 24 e 26 novembre, in occasione dell'Incontro dei Popoli Indigeni ed Afrodiscendenti, si sono riuniti i loro rapprentanti, Garifuna, Aya-Chorti, Lencas, Miskito, Tawahka e Pech. Lo scopo era quello di rafforzare l'alleanza storica e di analizzare i pericoli che li minacciano. Tra questi c'è la Legge Indigena promossa dalla Banca Interamericana (BID), attraverso il programma PAPIN\DIPA.
"E' palese l'interesse dimostrato dagli organismi multinazionali e transnazionali nello sfruttare ed utilzzare le nostre risorse naturali attraverso mega progetti e piani di sterminio dei nostri popoli. L'ALCA, il Piano di Panamà, il Corridoio Biologico Mesoamericano, la Privatizzazione dell'Acqua, lo Sfruttamento Petrolifero, quello Minerario, la costruzione dei canali, oleodotti e basi militari sono solo alcuni esempi.
Riconosciamo l'importanza storica che riveste per i nostri popoli l'approvazione, da parte delle Nazioni Unite, della Dichiarazione dei Diritti dei Popoli Indigeni. In essa si riafferma il diritto alla libera scelta, all'autonomia e all'autogoverno nelle questioni relazionate ai nostri affari interni. Nel documento si afferma che lo Stato deve indire consultazioni pubbliche, prima di adottare misure politiche e amministrative che ci coinvolgano senza il nostro consenso previo, libero ed informato.
Ricordiamo che non è la prima volta che i Popoli Indigeni ed Afrodiscendenti dell'Honduras uniscono le proprie forze nella difesa dei nostri diritti comuni. Sin dall'inizio abbiamo difeso e protetto le nostre ricchezze naturali come condizione per la sopravvivenza dei nostri popoli. Abbiamo rispettato La Madre Terra nel rafforzamento del nostro pensiero, cultura, identità e sovranità nazionale.

Riaffermando i nostri diritti ancestrali, in occasione di questa Assemblea dichiariamo:

1. Che rifiutiamo fortemente la proposta di Legge indigena, caldeggiata dalla Banca Interamericana dello Sviluppo, BID, attraverso il Programma di Sostegno ai popoli Indigeni, PAPIN/DIPA , in quanto lesiva dei nostri diritti storici e naturali.

2. Esigiamo la riforma della Costituzione della Repubblica, perchè si dichiari e si riconosca che l'Honduras è uno stato multilingue, plurinazionale e pluriculturale. Che si stabilisca la lingua indigena come idioma ufficiale. Che si considerino costituzionalmente le culture e le autonomie indigene ed afrodiscendenti.

3. Che lo Stato Hondureno adotti la dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni come una legge nazionale e che la consideri condizione giuridica indispensabile per applicare qualsiasi disposizione legale. In tal senso è essenziale l'esempio della Bolivia.

4. Rispetto ed applicazione immediata dell'accordo sui popoli indigeni della OIT.

5. Condanna dell'intervento statale nelle questioni interne alle nostre organizzazioni. L'attuale governo esalta la dirigenza dell'Organizacion Fraternal Negra hondurena, OFRANEH, a causa delle quattro denunce fatte al popolo Garifuna e presentate al Sistema Interamericano, per violazione dei diritti umani.

6. Le delegate e i delegati riunitisi in occasione dell'Assemblea dei Popoli Indigeni ed Afrodiscendenti dell'Honduras, riaffermano la chiara e ferma volontà di difendere i diritti, la dignità e l'autonomia dei loro Popoli e di rafforzarne l'unità e la resistenza.

OFRANEH y GEMELOS DE HONDURAS del Pueblo Garifuna,
COPINH y FHONDIL del Pueblo Lenca
FRETRIP del Pueblo Pech
ALIANZA VERDE del Pueblo Tawahka,
FEDERACION FINZMOS y MIMAT del Pueblo Miskito
CONIMCH y CICHNSA del Pueblo Maya Chortí
Dado en Tegucigalpa, a los 27 de noviembre del 2007.

Traduzione di Marta Montino, da ASUD.NET

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