14 luglio, 2009

Cardinal Golpe: La comunità internazionale è sorda e cieca...

da Selvas.org
In una intervista concessa al quotidiano spagnolo El Mundo, il cardinal Oscar Andres Rodriguez, di stanza a Tegucigalpa, ribadisce la sua sviscerata simpatia con il golpismo di Micheletti e delle elites honduregne. E parla come un loro apologetico avvocato spirituale.Si schiera in modo aperto e radicale, arrivando a fare la ramanzina a tutti i Paesi che -senza eccezioni- non hanno riconosciuto le nuove autorità che da 2 settimane si sono impossessate del controllo del Paese centroamericano."Alla comunità internazionale gli è successo quel che contempla il Salmo: "Ha gli occhi ma non vede, ha l'udito ma non sente, ha la lingua e non parla". Rattrista che non abbiano voluto vedere quel che stava accadendo...".Tutti sono ciechi meno -naturalemente- il cardinale che sfoggia un ego ipertrofico e ben poca umiltà. Tutti sbagliano, meno lui, il monopolio mediatico e la oligarchia. Perchè nessun Paese ha riconosciuto le ragioni delle autorità per cui lui tanto si affanna?La militanza aperta a favore del golpe porta il cardinale a giustificare persino quel che ha scandalizzato tutti: che si possa assaltare a fucilate la casa di un Presidente, sequestrarlo, caricarlo su un aereo e lasciarlo sulla pista di un aeroporto straniero in pigiama.Senza processo e senza diritto a difendersi."..condanno con forza -dice Oscar "golpe" Rodriguez" - però hanno ritenuto che nessun carcere era abbastanza sicuro per proteggere la vita di Zelaya o per impedirne la fuga". Davvero?Quanta solerzia e sensibilità -degne di miglior causa- per difenedere l'indifendibile, ma è questione di...affinità elettive.Il prelato giustifica tutto, quasi si fosse trattato di una cortesia istituzionale o un gesto umanista dei colleghi gorilla."La missione della Chiesa non è optare per una posizione concreta ma operare per la riconciliazione e la pace", chiosa il prelato in odore di papabile. No, lui ha proprio optato per il golpismo duro e puro, sbandierando la sua opzione preferenziale per le elites più retrive e forcaiole."Mi chiamano cardinal Golpe -recrimina- però io non sono golpista. Ho lavorato intensamente perchè qui non ci fossero golpe militari". Il giorno prima dell'annunciato ritorno in patria di Zelaya -però- il cardinale ingiunse pubblicamente a sospendere l'operazione, perchè "sarebbe avvenuto un massacro". La capacità "profetica" si materializò puntualmente: i cecchini spararono sulla folla in attesa all'aeroporto ed uccisero un giovane con un tiro alla testa.

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