05 ottobre, 2009
HONDURAS: UN APPELLO CONTRO IL GOLPE
1 ottobre 2009 |
Il golpista Roberto Micheletti continua a violare i diritti umani, mentre il presidente Manuel Zelaya è rifugiato in condizioni precarie nell’ambasciata del Brasile. E’ ora di mobilitarci! Di Gianfranco Mascia
Qualche giorno fa in Honduras il governo golpista di Roberto Micheletti ha emesso un decreto che sospende la libertà di espressione, proibisce le manifestazioni di protesta e promette di intervenire sui mezzi di comunicazione se questi possano “pertubare la pace”. E’ solo l’ennesimo atto totalitario di un regime che sta dimostrandosi in tutto il suo splendore: antidemocratico e autoritario.
Manuel Zelaya, il presidente democraticamente eletto, nei giorni scorsi ha riacceso le speranze del popolo honduregno, tornando nel suo paese dopo essere stato abbattuto da un golpe militare il 28 di giugno. Ma il presidente del regime golpista, Roberto Micheletti, sta mostrando i muscoli.
Zelaya ha scelto di rifugiarsi all’ambasciata del Brasile nella capitale Tegucigalpa, ed immediatamente migliaia di honduregni hanno scelto coraggiosamente di dimostrargli il loro appoggio dirigendosi verso l’ambasciata.
Ma, a quel punto, i militari sono intervenuti in modo deciso isolando completamente l’ambasciata brasiliana, tagliando le linee telefoniche, l’energia elettrica e l’acqua potabile; mettendo a repentaglio la vita di Zelaya, dei suoi famigliari, dei diplomatici brasiliani e degli honduregni presenti. E gli honduregni che hanno disobbedito al coprifuoco imposto dal governo illegittimo sono stati dispersi con gas lacrimogeni e potenti getti d’acqua sparati dai cannoni.
Oltre a questo Micheletti ha annunciato che entro 10 giorni l’ambasciata brasiliano perderà la sua immunità diplomatica.
Ricordo che il regime golpista di Micheletti continua a violare i diritti umani elementari, con l’imposizione di coprifuoco illegali, perquisizioni nelle case senza mandato, detenzione arbitraria di persone inclusi minori di età, torture fisiche e psicologiche, uso di armi da fuoco per disperdere le manifestazioni pacifiche e continuo sabotaggio e minacce ai mezzi di comunicazione indipendenti.
E’ ora di far sentire alta la voce internazionale.
Per questo è importante firmare e far circolare l’appello del Servizio Internazionale Crisaiano di Solidarietà con i Popoli dell’America Latina, intitolato a Oscar Arnulfo Romero.
L’appello, che è stato tradotto dagli amici del “Centro Studi Juan Gerardi” di Ravenna, invita anche ad inviare coperte, farmaci, ausili ortopedici, che saranno utilizzati per le operazioni sulle persone ferite, dal momento che i golpisti controllano l’uso dei medicinali e degli strumentari chirurgici.
Mobilitiamoci adesso e facciamo sentire alta la voce di noi europei in solidarietà col popolo dell’Honduras e contro il golpe di Micheletti.
.FIRMA L’APPELLO
.*Comunicazione Sinistra e Libertà
Il golpista Roberto Micheletti continua a violare i diritti umani, mentre il presidente Manuel Zelaya è rifugiato in condizioni precarie nell’ambasciata del Brasile. E’ ora di mobilitarci! Di Gianfranco Mascia
Qualche giorno fa in Honduras il governo golpista di Roberto Micheletti ha emesso un decreto che sospende la libertà di espressione, proibisce le manifestazioni di protesta e promette di intervenire sui mezzi di comunicazione se questi possano “pertubare la pace”. E’ solo l’ennesimo atto totalitario di un regime che sta dimostrandosi in tutto il suo splendore: antidemocratico e autoritario.
Manuel Zelaya, il presidente democraticamente eletto, nei giorni scorsi ha riacceso le speranze del popolo honduregno, tornando nel suo paese dopo essere stato abbattuto da un golpe militare il 28 di giugno. Ma il presidente del regime golpista, Roberto Micheletti, sta mostrando i muscoli.
Zelaya ha scelto di rifugiarsi all’ambasciata del Brasile nella capitale Tegucigalpa, ed immediatamente migliaia di honduregni hanno scelto coraggiosamente di dimostrargli il loro appoggio dirigendosi verso l’ambasciata.
Ma, a quel punto, i militari sono intervenuti in modo deciso isolando completamente l’ambasciata brasiliana, tagliando le linee telefoniche, l’energia elettrica e l’acqua potabile; mettendo a repentaglio la vita di Zelaya, dei suoi famigliari, dei diplomatici brasiliani e degli honduregni presenti. E gli honduregni che hanno disobbedito al coprifuoco imposto dal governo illegittimo sono stati dispersi con gas lacrimogeni e potenti getti d’acqua sparati dai cannoni.
Oltre a questo Micheletti ha annunciato che entro 10 giorni l’ambasciata brasiliano perderà la sua immunità diplomatica.
Ricordo che il regime golpista di Micheletti continua a violare i diritti umani elementari, con l’imposizione di coprifuoco illegali, perquisizioni nelle case senza mandato, detenzione arbitraria di persone inclusi minori di età, torture fisiche e psicologiche, uso di armi da fuoco per disperdere le manifestazioni pacifiche e continuo sabotaggio e minacce ai mezzi di comunicazione indipendenti.
E’ ora di far sentire alta la voce internazionale.
Per questo è importante firmare e far circolare l’appello del Servizio Internazionale Crisaiano di Solidarietà con i Popoli dell’America Latina, intitolato a Oscar Arnulfo Romero.
L’appello, che è stato tradotto dagli amici del “Centro Studi Juan Gerardi” di Ravenna, invita anche ad inviare coperte, farmaci, ausili ortopedici, che saranno utilizzati per le operazioni sulle persone ferite, dal momento che i golpisti controllano l’uso dei medicinali e degli strumentari chirurgici.
Mobilitiamoci adesso e facciamo sentire alta la voce di noi europei in solidarietà col popolo dell’Honduras e contro il golpe di Micheletti.
.FIRMA L’APPELLO
.*Comunicazione Sinistra e Libertà
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