09 dicembre, 2009
SPARIZIONE FORZATA E CRIMINE POLITICO RITORNANO IN HONDURAS
Massacri ed aggressioni contro membri della resistenza ed i loro familiari continuano, come accaduto anche oggi, 5 dicembre. Diversi uomini incappucciati, che indossavano la divisa della Direzione Nazionale d’Investigazione Criminale (DNIC), sono giunti all'una del mattino nei sobborghi El Carrizal e Mery Flores, irrompendo violentemente nelle case delle signore Vilma Martínez e Sonia Castillo. Cercavano la Sig.ra Ada Martínez, attivista della Resistenza contro il colpo di stato; non trovandola, si sono portati via le suddette signore.
Questo squadrone della morte ha continuato il suo percorso perquisendo altre abitazioni nel sobborgo El Carrizal e sequestrando altre quattro persone legate alla resistenza; fino al momento in cui si sta diffondendo questo appello, risultano scomparse.
Il CODEH denuncia la complicità del potere giudiziario in questa pratica, che costituisce delitto di lesa umanità. Denuncia che ai numeri utilizzabili per contattare il potere giudiziario, al fine di interporre ricorso d’esibizione della persona, risponde un individuo che dichiara esplicitamente d’appartenere alle forze armate dell’Honduras e che non vi è disponibilità ad occuparsi di tali appelli. Rendiamo noto che fin’ora è stato reso impossibile presentare un Habeas Corpus in favore delle vittime, telefonando al numero 225-3928 interno 121, corrispondente ai Tribunali Unificati di Francisco Morazán.
In ore mattutine del 4 del corrente mese, sono stati perquisiti gli uffici editoriali del giornale El Libertador; gli esecutori si sono portati via il computer che conteneva il materiale per la prossima edizione; hanno abusato di una delle impiegate, minacciandola con molestie sessuali.
Il CODEH ha denunciato la creazione di squadroni della morte organizzati dal regime militare e diretti da ex-membri del Battaglione 3-16, che operano da uffici pubblici dello stato; queste persone hanno ricevuto addestramento da ex-militari dell'esercito israeliano, venuti in Honduras col fine di prestare tali servizi.
Il CODEH è preoccupato per la situazione di persecuzione selettiva che si è scatenata nel paese, a partire da strutture clandestine, dirette da ufficiali delle forze armate dell’Honduras e della polizia nazionale. Questa pratica ha provocato l’emigrazione, attualmente, di oltre quindici persone e famiglie, obbligate a lasciare il paese a causa della persecuzione, delle violazioni di domicilio in ore notturne e degli attentati criminali. Tali pratiche corrispondono agli squadroni della morte organizzati ormai in Honduras; il CODEH ha presentato, pubblicamente, le foto dei membri di queste strutture. Trasmettiamo l’allarme alla comunità internazionale circa l’esilio forzato di famiglie dovuto alla persecuzione politica: donne e bambini/bambine hanno incominciato ad abbandonare questo paese. La persecuzione selettiva minaccia ogni giorno con maggior forza la vita, l'integrità fisica, psichica e morale, così come la libertà.
Parallelamente a quest’aggressione esiste una campagna mediatica d’incitamento all'odio verso i difensori dei diritti umani. Tra i giornalisti che si dedicano a fomentarla vi è il Sig. Rodrigo Wong Arévalo, il quale ha riferito, con sorpresa, che le persone private della loro libertà nell’ambito della persecuzione politica, posseggono il telefono del presidente del CODEH, il nostro compagno Andrés Pavón. Il numero del presidente del CODEH è pubblico, l'abbiamo annunciato per radio e televisione, affinché fosse disponibile a tutti/tutte coloro che oggi sono perseguitati in Honduras, per il fatto di non chinarsi di fronte al colpo di stato.
Infine richiediamo alle forze armate dell’Honduras e alla polizia nazionale di rimettere sane e salve in libertà le persone rapite oggi, avendo il CODEH le prove fortemente indiziarie della responsabilità di queste strutture. La sparizione forzata sta nuovamente esponendo il suo volto d’impunità con questo regime militare di fatto; gli impuniti di ieri sono gli impuniti di oggi.
Tegucigalpa - Distretto del Municipio Centrale - 5 dicembre 2009
Commissione Esecutiva del Comitato per la Difesa dei Diritti Umani in Honduras - CODEH
Lottiamo per la Pace difendendo i Diritti Umani e la Giustizia
http://voselsoberano.com/v1/index.php?option=com_content&view=article&id=2990:reaparece-la-desaparicion-forzada-y-el-crimen-politico-en-honduras&catid=1:noticias-generales
Traduzione di Adelina Bottero
Questo squadrone della morte ha continuato il suo percorso perquisendo altre abitazioni nel sobborgo El Carrizal e sequestrando altre quattro persone legate alla resistenza; fino al momento in cui si sta diffondendo questo appello, risultano scomparse.
Il CODEH denuncia la complicità del potere giudiziario in questa pratica, che costituisce delitto di lesa umanità. Denuncia che ai numeri utilizzabili per contattare il potere giudiziario, al fine di interporre ricorso d’esibizione della persona, risponde un individuo che dichiara esplicitamente d’appartenere alle forze armate dell’Honduras e che non vi è disponibilità ad occuparsi di tali appelli. Rendiamo noto che fin’ora è stato reso impossibile presentare un Habeas Corpus in favore delle vittime, telefonando al numero 225-3928 interno 121, corrispondente ai Tribunali Unificati di Francisco Morazán.
In ore mattutine del 4 del corrente mese, sono stati perquisiti gli uffici editoriali del giornale El Libertador; gli esecutori si sono portati via il computer che conteneva il materiale per la prossima edizione; hanno abusato di una delle impiegate, minacciandola con molestie sessuali.
Il CODEH ha denunciato la creazione di squadroni della morte organizzati dal regime militare e diretti da ex-membri del Battaglione 3-16, che operano da uffici pubblici dello stato; queste persone hanno ricevuto addestramento da ex-militari dell'esercito israeliano, venuti in Honduras col fine di prestare tali servizi.
Il CODEH è preoccupato per la situazione di persecuzione selettiva che si è scatenata nel paese, a partire da strutture clandestine, dirette da ufficiali delle forze armate dell’Honduras e della polizia nazionale. Questa pratica ha provocato l’emigrazione, attualmente, di oltre quindici persone e famiglie, obbligate a lasciare il paese a causa della persecuzione, delle violazioni di domicilio in ore notturne e degli attentati criminali. Tali pratiche corrispondono agli squadroni della morte organizzati ormai in Honduras; il CODEH ha presentato, pubblicamente, le foto dei membri di queste strutture. Trasmettiamo l’allarme alla comunità internazionale circa l’esilio forzato di famiglie dovuto alla persecuzione politica: donne e bambini/bambine hanno incominciato ad abbandonare questo paese. La persecuzione selettiva minaccia ogni giorno con maggior forza la vita, l'integrità fisica, psichica e morale, così come la libertà.
Parallelamente a quest’aggressione esiste una campagna mediatica d’incitamento all'odio verso i difensori dei diritti umani. Tra i giornalisti che si dedicano a fomentarla vi è il Sig. Rodrigo Wong Arévalo, il quale ha riferito, con sorpresa, che le persone private della loro libertà nell’ambito della persecuzione politica, posseggono il telefono del presidente del CODEH, il nostro compagno Andrés Pavón. Il numero del presidente del CODEH è pubblico, l'abbiamo annunciato per radio e televisione, affinché fosse disponibile a tutti/tutte coloro che oggi sono perseguitati in Honduras, per il fatto di non chinarsi di fronte al colpo di stato.
Infine richiediamo alle forze armate dell’Honduras e alla polizia nazionale di rimettere sane e salve in libertà le persone rapite oggi, avendo il CODEH le prove fortemente indiziarie della responsabilità di queste strutture. La sparizione forzata sta nuovamente esponendo il suo volto d’impunità con questo regime militare di fatto; gli impuniti di ieri sono gli impuniti di oggi.
Tegucigalpa - Distretto del Municipio Centrale - 5 dicembre 2009
Commissione Esecutiva del Comitato per la Difesa dei Diritti Umani in Honduras - CODEH
Lottiamo per la Pace difendendo i Diritti Umani e la Giustizia
http://voselsoberano.com/v1/index.php?option=com_content&view=article&id=2990:reaparece-la-desaparicion-forzada-y-el-crimen-politico-en-honduras&catid=1:noticias-generales
Traduzione di Adelina Bottero
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