22 febbraio, 2010
HONDURAS: I “POTERI DI FATTO” VIOLANO LA LIBERTÀ D’ESPRESSIONE A ZACATE GRANDE
Venerdì 5 febbraio 2010 - Marvin Palacios
All'impresario Miguel Facussé non piace l'idea di una radio comunitaria.
L’aspirazione a disporre di una radio comunitaria è minacciata dall'impresario Miguel Facussé in combutta con autorità giudiziarie e di polizia, nel villaggio di Puerto Grande, giurisdizione di Amapala, in palese violazione della libertà d’espressione delle comunità.
Questa la denuncia di Franklin Meléndez, dirigente del Movimento di Recupero delle Terre di Zacate Grande, precettato da agenti investigativi della zona.
Meléndez ha raccontato a www.defensoresenlinea.com che alcuni giorni fa, in seguito a sollecitazione dell'imprenditore Facussé, agenti d’investigazione criminale gli consegnarono una citazione, affinché si presentasse al tribunale di Amapala, dipartimento di Valle, nella zona meridionale del paese.
“M’incolpavano per delle bombe scoppiate il 28 novembre, bombe che certa gente utilizza per la pesca e con cui non ho niente a che fare” ha spiegato Meléndez riguardo alla citazione.
L’hanno inoltre accusato dell’incendio di un veicolo e di promuovere l'installazione di una radio comunitaria nella zona. Essa consentirebbe di comunicare con oltre 10 comunità di Zacate Grande, che da diversi anni stanno affrontando la minaccia di perdere le loro terre per l'avarizia dell'imprenditore agroindustriale Miguel Facussé, di grande influenza politica, il quale pretende di recintare tutta la zona costiera della penisola.
“Pensiamo l’abbiano fatto allo scopo d’incriminare la gente ed alcune persone a loro sgradite. Io mi sono presentato ad Amapala davanti al giudice, ma non mi hanno portato in tribunale, sono rimasto nei locali della Direzione Generale d’Investigazione Criminale (DGIC) per due ore”.
Ha aggiunto che la citazione è stata fatta per ottenere sue dichiarazioni riguardanti le esplosioni di dinamite a Puerto Grande, l'incendio di un veicolo, la pretesa installazione di un'antenna radio e l'opposizione di contadini e contadine al fatto che sostenitori di Miguel Facussé, prendano possesso di terre che appartengono alla comunità di Puerto Grande.
“Queste sono terre che appartengono al nucleo contadino, noi le stiamo tutelando e curando da oltre 10 anni”.
“Nella DGIC mi hanno interrogato sull'installazione della radio comunitaria. Volevano sapere che cosa stavamo costruendo e chi ci stava finanziando”.
D'altra parte Meléndez ha affermato che Miguel Facussé ha mandato delle persone, che si sono qualificate come agenti della DGIC, a scattare fotografie dove si sta realizzando la radio della comunità.
Al signor Facussé non piace l'idea di una radio comunitaria, “perché ciò gli rovinerebbe i piani di tenere le persone un po’ addormentate con la propaganda, mentre la radio comunitaria potrebbe farle progredire, con informazioni sui diritti, sulle leggi e molte altre cose che ci aiuterebbero”, ha rimarcato Meléndez.
Tra le comunità beneficiarie del progetto di comunicazione, vi sono in particolare La Flor, Il Muray, Ojochal, La Gaviota, Coyolito e Huanacastales, Puerto Grande.
Attualmente oltre 500 famiglie abitano la penisola di Zacate Grande in condizioni di estrema povertà, sotto minaccia dell'usurpatore Miguel Facussé, che pretende d’impadronirsi della vasta zona costiera che riceve le calde acque del Golfo di Fonseca.
Gli abitanti di questa zona hanno affermato che la pesca è diminuita a causa del prelevamento dei gamberi su vasta scala, esercitato dalle grandi imprese, e della depredazione delle piantagioni di mangrovie. Anche la poca terra rimasta loro non consente di coltivare a sufficienza cereali ed alcuni tipi di verdure.
“La pesca ormai non rende, quest’anno nemmeno i gamberi, che noi abbiamo sempre cacciato; le semine sono andate male e adesso siamo proprio alle strette” ha dichiarato Meléndez.
A livello giudiziario, decine di contadini stanno affrontando processi con l’accusa di appropriazione illecita di terre e depredazione dei boschi, azioni promosse dagli imprenditori Miguel Facussé e Fredy Nasser, che mirano ad ogni costo al controllo della penisola.
“Sono accuse senza fondamento, perché come si può dire a qualcuno che ha vissuto per 30, 80 o 100 anni in un posto che sta usurpando qualcosa, se per legge gli spetta il possesso di quella terra?”, ha commentato il dirigente comunitario.
Nella regione prevale un clima d’incertezza, insicurezza ed a volte perfino di abbandono, hanno affermato alcuni pescatori. Nessuno può avvicinarsi o svolgere attività nelle acque di Playa La Virgen, proprietà privata di Miguel Facussé, perché se lo fa potrebbe diventare bersaglio degli uomini armati del potente ed influente imprenditore.
Poliziotti, sindaci e addirittura giudici cospirano per daneggiare migliaia di famiglie di pescatori ed agricoltori di Zacate Grande.
Riguardo a questo Meléndez ha assicurato che “la polizia non sta dalla nostra parte, cercano qualunque pretesto per starci col fiato sul collo, provocano alquanto, così come fa la gente di Facussé”.
“La Caritas, organizzazione della Chiesa Cattolica che offre assistenza legale ai contadini e contadine di Zacate Grande, sostiene che nel nostro caso non vi è mai stata appropriazione illecita, dal momento che non esiste alcun atto di espropriazione dell'oggetto di patrimonio, possesso o usufrutto. In altre parole: le comunità erano lì già prima che Miguel Facussé acquisisse quelle terre e tale è la nostra posizione”.
Purtroppo, le istanze inoltrate su questa base non hanno avuto l'effetto desiderato, sebbene sia ancora in atto un ricorso difensivo alla Corte Suprema di Giustizia.
Poliziotti, sindaci e addirittura giudici congiurano per colpire migliaia di famiglie di pescatori ed agricoltori di Zacate Grande, come dimostrano tutti i fatti registrati nella vita di queste comunità.
Ancora una volta, i poteri effettivi tramano per violare la libertà d’espressione di migliaia di contadini e contadine di Zacate Grande, che chiedono secondo giustizia il diritto alla terra che loro appartiene.
http://www.defensoresenlinea.com/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=613:poderes-facticos-violentan-libertad-de-expresion-en-zacate-grande&catid=58:amb&Itemid=181
Tradotto da Adelina Bottero
All'impresario Miguel Facussé non piace l'idea di una radio comunitaria.
L’aspirazione a disporre di una radio comunitaria è minacciata dall'impresario Miguel Facussé in combutta con autorità giudiziarie e di polizia, nel villaggio di Puerto Grande, giurisdizione di Amapala, in palese violazione della libertà d’espressione delle comunità.
Questa la denuncia di Franklin Meléndez, dirigente del Movimento di Recupero delle Terre di Zacate Grande, precettato da agenti investigativi della zona.
Meléndez ha raccontato a www.defensoresenlinea.com che alcuni giorni fa, in seguito a sollecitazione dell'imprenditore Facussé, agenti d’investigazione criminale gli consegnarono una citazione, affinché si presentasse al tribunale di Amapala, dipartimento di Valle, nella zona meridionale del paese.
“M’incolpavano per delle bombe scoppiate il 28 novembre, bombe che certa gente utilizza per la pesca e con cui non ho niente a che fare” ha spiegato Meléndez riguardo alla citazione.
L’hanno inoltre accusato dell’incendio di un veicolo e di promuovere l'installazione di una radio comunitaria nella zona. Essa consentirebbe di comunicare con oltre 10 comunità di Zacate Grande, che da diversi anni stanno affrontando la minaccia di perdere le loro terre per l'avarizia dell'imprenditore agroindustriale Miguel Facussé, di grande influenza politica, il quale pretende di recintare tutta la zona costiera della penisola.
“Pensiamo l’abbiano fatto allo scopo d’incriminare la gente ed alcune persone a loro sgradite. Io mi sono presentato ad Amapala davanti al giudice, ma non mi hanno portato in tribunale, sono rimasto nei locali della Direzione Generale d’Investigazione Criminale (DGIC) per due ore”.
Ha aggiunto che la citazione è stata fatta per ottenere sue dichiarazioni riguardanti le esplosioni di dinamite a Puerto Grande, l'incendio di un veicolo, la pretesa installazione di un'antenna radio e l'opposizione di contadini e contadine al fatto che sostenitori di Miguel Facussé, prendano possesso di terre che appartengono alla comunità di Puerto Grande.
“Queste sono terre che appartengono al nucleo contadino, noi le stiamo tutelando e curando da oltre 10 anni”.
“Nella DGIC mi hanno interrogato sull'installazione della radio comunitaria. Volevano sapere che cosa stavamo costruendo e chi ci stava finanziando”.
D'altra parte Meléndez ha affermato che Miguel Facussé ha mandato delle persone, che si sono qualificate come agenti della DGIC, a scattare fotografie dove si sta realizzando la radio della comunità.
Al signor Facussé non piace l'idea di una radio comunitaria, “perché ciò gli rovinerebbe i piani di tenere le persone un po’ addormentate con la propaganda, mentre la radio comunitaria potrebbe farle progredire, con informazioni sui diritti, sulle leggi e molte altre cose che ci aiuterebbero”, ha rimarcato Meléndez.
Tra le comunità beneficiarie del progetto di comunicazione, vi sono in particolare La Flor, Il Muray, Ojochal, La Gaviota, Coyolito e Huanacastales, Puerto Grande.
Attualmente oltre 500 famiglie abitano la penisola di Zacate Grande in condizioni di estrema povertà, sotto minaccia dell'usurpatore Miguel Facussé, che pretende d’impadronirsi della vasta zona costiera che riceve le calde acque del Golfo di Fonseca.
Gli abitanti di questa zona hanno affermato che la pesca è diminuita a causa del prelevamento dei gamberi su vasta scala, esercitato dalle grandi imprese, e della depredazione delle piantagioni di mangrovie. Anche la poca terra rimasta loro non consente di coltivare a sufficienza cereali ed alcuni tipi di verdure.
“La pesca ormai non rende, quest’anno nemmeno i gamberi, che noi abbiamo sempre cacciato; le semine sono andate male e adesso siamo proprio alle strette” ha dichiarato Meléndez.
A livello giudiziario, decine di contadini stanno affrontando processi con l’accusa di appropriazione illecita di terre e depredazione dei boschi, azioni promosse dagli imprenditori Miguel Facussé e Fredy Nasser, che mirano ad ogni costo al controllo della penisola.
“Sono accuse senza fondamento, perché come si può dire a qualcuno che ha vissuto per 30, 80 o 100 anni in un posto che sta usurpando qualcosa, se per legge gli spetta il possesso di quella terra?”, ha commentato il dirigente comunitario.
Nella regione prevale un clima d’incertezza, insicurezza ed a volte perfino di abbandono, hanno affermato alcuni pescatori. Nessuno può avvicinarsi o svolgere attività nelle acque di Playa La Virgen, proprietà privata di Miguel Facussé, perché se lo fa potrebbe diventare bersaglio degli uomini armati del potente ed influente imprenditore.
Poliziotti, sindaci e addirittura giudici cospirano per daneggiare migliaia di famiglie di pescatori ed agricoltori di Zacate Grande.
Riguardo a questo Meléndez ha assicurato che “la polizia non sta dalla nostra parte, cercano qualunque pretesto per starci col fiato sul collo, provocano alquanto, così come fa la gente di Facussé”.
“La Caritas, organizzazione della Chiesa Cattolica che offre assistenza legale ai contadini e contadine di Zacate Grande, sostiene che nel nostro caso non vi è mai stata appropriazione illecita, dal momento che non esiste alcun atto di espropriazione dell'oggetto di patrimonio, possesso o usufrutto. In altre parole: le comunità erano lì già prima che Miguel Facussé acquisisse quelle terre e tale è la nostra posizione”.
Purtroppo, le istanze inoltrate su questa base non hanno avuto l'effetto desiderato, sebbene sia ancora in atto un ricorso difensivo alla Corte Suprema di Giustizia.
Poliziotti, sindaci e addirittura giudici congiurano per colpire migliaia di famiglie di pescatori ed agricoltori di Zacate Grande, come dimostrano tutti i fatti registrati nella vita di queste comunità.
Ancora una volta, i poteri effettivi tramano per violare la libertà d’espressione di migliaia di contadini e contadine di Zacate Grande, che chiedono secondo giustizia il diritto alla terra che loro appartiene.
http://www.defensoresenlinea.com/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=613:poderes-facticos-violentan-libertad-de-expresion-en-zacate-grande&catid=58:amb&Itemid=181
Tradotto da Adelina Bottero
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