04 aprile, 2010
HONDURAS: ALLERTA BAJO AGUAN!
CODEH: Comunicato
sull'assassinio di Miguel Alonso Oliva del MUCA
www.voselsoberano.com - giovedì 1 aprile 2010
Alla luce degli avvenimenti odierni nel Bajo Aguàn - Assassinio di Miguel Alonso Oliva
Venerdì 26 marzo 2010 agli uffici del Comitato per la Difesa dei Diritti Umani in Honduras (CODEH) arrivò la telefonata della moglie di un poliziotto: “Vi parlo a nome di oltre trenta poliziotti, che da più di quindici giorni sono tenuti rinchiusi negli insediamenti del Comando Regionale della Polizia di Tocoa, Colón, sono la moglie di uno di loro. Quei poliziotti vengono da varie regioni del paese, come La Paz, Comayagua, Choluteca ed altre, li chiamarono e dissero loro di prepararsi per una missione a Tegucigalpa ma, una volta a Tegucigalpa, furono inviati nell’Aguàn, Colòn. Chiamo perché otteniate un'ispezione in quella questura, poiché gli agenti affermano che li stanno addestrando a commettere atti contrari alla legge, stanno offrendo loro paghe migliori e se succede qualcosa che li coinvolga, verranno immediatamente trasferiti ai loro posti di provenienza; dicono che li porteranno a scontrarsi coi guerriglieri e che per questa ragione li pagheranno bene; fanno loro patire la fame e incolpano di questo coloro con cui presto andranno a combattere”. Ricevuta la denuncia, il Presidente del CODEH, Andrés Pavón, l’ha resa nota attraverso Canal 36.
Sappiamo che, in seguito a ciò, il Delegato dipartimentale dei diritti umani, il Sig. Juan Fraño, ricevette una denuncia simile da uno dei poliziotti rinchiusi nelle installazioni della Direzione dipartimentale di Tocoa; immediatamente dopo si presentò alla suddetta questura per la dovuta ispezione, ma gli fu negato l'accesso agli insediamenti; un tale comportamento degli ufficiali di polizia di quella questura, conferma l’appello angosciato di una delle mogli agli uffici del CODEH.
I fatti di oggi, 1 aprile
La morte avvenuta oggi del ventiduenne Miguel Alonso Oliva, membro del Movimento Unificato dei Contadini dell’Aguàn (MUCA), nel tentativo di recuperare terre nazionali accaparrate o usurpate dal latifondista produttore di palma Renè Morales, è un indicatore indiscutibile dell'irregolare ed irresponsabile alleanza tra imprenditori ed alti funzionari del sistema di Sicurezza del paese, che stanno stipulando contratti con poliziotti in servizio per realizzare pratiche di paramilitarismo al servizio di tre grandi proprietari terrieri e produttori di palma nel paese.
Alla luce dei fatti e considerando che il Capo della questura dipartimentale di Colon ha negato l'accesso al rappresentante della Commissione dipartimentale dei Diritti Umani, ci aspettiamo che il Delegato agisca conformemente al suo mandato e risponda a quest’aggressione alla legge ed al suo stesso mandato, che s’informi sulla situazione degli oltre trenta poliziotti che si trovano nelle installazioni. E’ possibile che, quando gli verrà concesso l'ingresso, ormai non siano più lì, ma bisogna stare attenti a ciò che farà il Delegato Nazionale dei Diritti Umani, a fronte di una flagrante offesa al suo mandato.
Ulteriori informazioni
Membri di CODEH che si trovano sul posto, hanno ricevuto la seguente informazione: “Il Sig. Billy Joya Amandola è stato assunto da impresari per coordinare operazioni nella zona, ed attualmente si trova nelle installazioni del 4° Battaglione di Fanteria, con sede nella città della Ceiba, Atlantide. Qui si suppone si stia addestrando un gruppo di paramilitari per azioni di assalto e difesa del territorio; un altro gruppo fa pratica in un cantiere vicino ad una cascata, nel Municipio di Tocoa ed un altro presso il 15°Battaglione di Fanteria, insediato nel villaggio di Rio Claro, giurisdizione del Municipio di Trujillo, dipartimento di Colòn.
Il CODEH esprime preoccupazione. Secondo le informazioni in nostro possesso, è deducibile che i trenta poliziotti selezionati dai diversi settori del paese, possano essere usati per inscenare un falso combattimento, esibendo poi ai mezzi d’informazione dei morti nella zona, confermando così l'esistenza di una resistenza armata locale, con cui giustificare lo sgombero dei contadini, ammazzati a decine, ottenendo il controllo delle terre e, per maggiore sicurezza, la loro militarizzazione. Coloro che stanno architettando ciò, starebbero abusando del mandato del Sig. Porfirio Lobo Sosa, che ha sostenuto che nel suo governo i diritti umani saranno una politica dello Stato e non una politica di aggressione degli stessi.
In conclusione
Facciamo appello ai rappresentanti del governo, compreso l'Istituto Nazionale Agrario, a tener conto di quanto esposto, della morte odierna di un contadino del MUCA e presumibilmente di due poliziotti o paramilitari durante lo scontro, degli oltre otto feriti e del divieto d’ispezione al Delegato Dipartimentale dei Diritti Umani da parte dell'ufficiale incaricato della Questura Dipartimentale di Tocoa, cose che mettono a prova la teoria di questo governo di essere rispettoso dei diritti umani. Il CODEH chiederà a chi di dovere di estendere l'ispezione ai comandi
superiori, esecutivi e di polizia, per individuare chi sta permettendo il subappalto di poliziotti per atti di paramilitarismo al servizio di proprietari terrieri. Chiederà parimenti la sospensione immediata dell'ufficiale che negò l'ispezione ad un funzionario dei diritti umani.
CODEH si unisce all’appello del MUCA per ritornare alla stipula dell’Accordo firmato tra le parti pochi giorni prima del colpo di stato, che prevedeva la formazione di una commissione tripartita che rivedesse il procedimento legale utilizzato per l'acquisizione della terra da parte dei proprietari terrieri. Allo stesso modo CODEH propone di utilizzare la diplomazia cittadina come mezzo orientato a trovare una risposta positiva tra le parti in conflitto; faremo in concreto una proposta in questa direzione, se verrà accettata; per nostra esperienza, crediamo che i venditori di guerra stiano tentando di portare le parti ad un conflitto armato che potrebbe degenerare in una crisi peggiore di quella odierna.
Tegucigalpa, 1 aprile 2010
LOTTIAMO PER LA PACE DIFENDENDO I DIRITTI UMANI E LA GIUSTIZIA
http://voselsoberano.com/v1/index.php?option=com_content&view=article&id=4833:comunicado-codeh-ante-el-asesinato-de-miguel-alonso-oliva-del-muca&catid=1:noticias-generales
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Assassinato stamattina contadino del MUCA
www.voselsoberano.com - giovedì 1 aprile 2010
FIAN - HONDURAS
(Food First Information & Action Network)
Organizzazione Internazionale dei Diritti Umani per il Diritto ad Alimentarsi
Comunicato
Oggi, alle 6:00 del mattino, è stato assassinato a colpi d’arma da fuoco il giovane Miguel Alonso Oliva, 22 anni, da una guardia di sicurezza di una delle piantagioni di palma africana nella Valle dell'Aguán, quando il suo gruppo di contadini, affiliato al Movimento Contadino Unificato dell'Aguán (MUCA), stava occupando le terre dell’azienda Bolero di proprietà di René Morales.
In questo momento la popolazione contadina della Valle dell'Aguán sta vivendo sotto forte tensione, provocata dalla mobilitazione di soldati dell’esercito, poliziotti e guardie di sicurezza private al servizio dei grandi imprenditori coinvolti nel conflitto delle terre contro il MUCA.
Secondo le informazioni ottenute fin’ora, gli agricoltori temono che la mobilitazione di militari, polizia e guardie fortemente armate miri a togliere di mezzo l’occupazione delle terre sulla sponda sinistra del fiume Aguán. Gli insediamenti minacciati sono: Suyapa dell'Aguán, Guanchías, Buenos Amigos, Remolino, Despertar, Trinidad, San Esteban, Quebrada Honda, Paso Aguán, El Plantel, Islas 1 e 2, Marañones e Bolero (25 aprile).
Richiediamo la presenza della procura dei Diritti Umani, affinché indaghi sui fatti recentemente avvenuti e avvii le azioni legali atte a punire i colpevoli, mantenendosi nel contempo vigilante sui movimenti armati nella regione, onde evitare mali peggiori.
FIAN Honduras chiede alla comunità internazionale ed alle organizzazioni dei diritti umani che si pronuncino su questo crimine, che si somma ad altri recentemente avvenuti a causa del conflitto agrario, e che facciano pressioni sul regime presieduto da Porfirio Lobo, affinché subordini gli organi repressivi a quanto disposto dalle leggi nazionali e non alla volontà degli impresari di quella regione.
Tegucigalpa, 1 aprile 2010
Gilberto Ríos - Segretario Esecutivo - FIAN Honduras
http://voselsoberano.com/v1/index.php?option=com_content&view=article&id=4828%3Aen-la-manana-de-hoy-fue-asesinado-campesino-miembro-de-muca--audio&catid=1%3Anoticias-generales&Itemid=1
Tradotto da Adelina Bottero
sull'assassinio di Miguel Alonso Oliva del MUCA
www.voselsoberano.com - giovedì 1 aprile 2010
Alla luce degli avvenimenti odierni nel Bajo Aguàn - Assassinio di Miguel Alonso Oliva
Venerdì 26 marzo 2010 agli uffici del Comitato per la Difesa dei Diritti Umani in Honduras (CODEH) arrivò la telefonata della moglie di un poliziotto: “Vi parlo a nome di oltre trenta poliziotti, che da più di quindici giorni sono tenuti rinchiusi negli insediamenti del Comando Regionale della Polizia di Tocoa, Colón, sono la moglie di uno di loro. Quei poliziotti vengono da varie regioni del paese, come La Paz, Comayagua, Choluteca ed altre, li chiamarono e dissero loro di prepararsi per una missione a Tegucigalpa ma, una volta a Tegucigalpa, furono inviati nell’Aguàn, Colòn. Chiamo perché otteniate un'ispezione in quella questura, poiché gli agenti affermano che li stanno addestrando a commettere atti contrari alla legge, stanno offrendo loro paghe migliori e se succede qualcosa che li coinvolga, verranno immediatamente trasferiti ai loro posti di provenienza; dicono che li porteranno a scontrarsi coi guerriglieri e che per questa ragione li pagheranno bene; fanno loro patire la fame e incolpano di questo coloro con cui presto andranno a combattere”. Ricevuta la denuncia, il Presidente del CODEH, Andrés Pavón, l’ha resa nota attraverso Canal 36.
Sappiamo che, in seguito a ciò, il Delegato dipartimentale dei diritti umani, il Sig. Juan Fraño, ricevette una denuncia simile da uno dei poliziotti rinchiusi nelle installazioni della Direzione dipartimentale di Tocoa; immediatamente dopo si presentò alla suddetta questura per la dovuta ispezione, ma gli fu negato l'accesso agli insediamenti; un tale comportamento degli ufficiali di polizia di quella questura, conferma l’appello angosciato di una delle mogli agli uffici del CODEH.
I fatti di oggi, 1 aprile
La morte avvenuta oggi del ventiduenne Miguel Alonso Oliva, membro del Movimento Unificato dei Contadini dell’Aguàn (MUCA), nel tentativo di recuperare terre nazionali accaparrate o usurpate dal latifondista produttore di palma Renè Morales, è un indicatore indiscutibile dell'irregolare ed irresponsabile alleanza tra imprenditori ed alti funzionari del sistema di Sicurezza del paese, che stanno stipulando contratti con poliziotti in servizio per realizzare pratiche di paramilitarismo al servizio di tre grandi proprietari terrieri e produttori di palma nel paese.
Alla luce dei fatti e considerando che il Capo della questura dipartimentale di Colon ha negato l'accesso al rappresentante della Commissione dipartimentale dei Diritti Umani, ci aspettiamo che il Delegato agisca conformemente al suo mandato e risponda a quest’aggressione alla legge ed al suo stesso mandato, che s’informi sulla situazione degli oltre trenta poliziotti che si trovano nelle installazioni. E’ possibile che, quando gli verrà concesso l'ingresso, ormai non siano più lì, ma bisogna stare attenti a ciò che farà il Delegato Nazionale dei Diritti Umani, a fronte di una flagrante offesa al suo mandato.
Ulteriori informazioni
Membri di CODEH che si trovano sul posto, hanno ricevuto la seguente informazione: “Il Sig. Billy Joya Amandola è stato assunto da impresari per coordinare operazioni nella zona, ed attualmente si trova nelle installazioni del 4° Battaglione di Fanteria, con sede nella città della Ceiba, Atlantide. Qui si suppone si stia addestrando un gruppo di paramilitari per azioni di assalto e difesa del territorio; un altro gruppo fa pratica in un cantiere vicino ad una cascata, nel Municipio di Tocoa ed un altro presso il 15°Battaglione di Fanteria, insediato nel villaggio di Rio Claro, giurisdizione del Municipio di Trujillo, dipartimento di Colòn.
Il CODEH esprime preoccupazione. Secondo le informazioni in nostro possesso, è deducibile che i trenta poliziotti selezionati dai diversi settori del paese, possano essere usati per inscenare un falso combattimento, esibendo poi ai mezzi d’informazione dei morti nella zona, confermando così l'esistenza di una resistenza armata locale, con cui giustificare lo sgombero dei contadini, ammazzati a decine, ottenendo il controllo delle terre e, per maggiore sicurezza, la loro militarizzazione. Coloro che stanno architettando ciò, starebbero abusando del mandato del Sig. Porfirio Lobo Sosa, che ha sostenuto che nel suo governo i diritti umani saranno una politica dello Stato e non una politica di aggressione degli stessi.
In conclusione
Facciamo appello ai rappresentanti del governo, compreso l'Istituto Nazionale Agrario, a tener conto di quanto esposto, della morte odierna di un contadino del MUCA e presumibilmente di due poliziotti o paramilitari durante lo scontro, degli oltre otto feriti e del divieto d’ispezione al Delegato Dipartimentale dei Diritti Umani da parte dell'ufficiale incaricato della Questura Dipartimentale di Tocoa, cose che mettono a prova la teoria di questo governo di essere rispettoso dei diritti umani. Il CODEH chiederà a chi di dovere di estendere l'ispezione ai comandi
superiori, esecutivi e di polizia, per individuare chi sta permettendo il subappalto di poliziotti per atti di paramilitarismo al servizio di proprietari terrieri. Chiederà parimenti la sospensione immediata dell'ufficiale che negò l'ispezione ad un funzionario dei diritti umani.
CODEH si unisce all’appello del MUCA per ritornare alla stipula dell’Accordo firmato tra le parti pochi giorni prima del colpo di stato, che prevedeva la formazione di una commissione tripartita che rivedesse il procedimento legale utilizzato per l'acquisizione della terra da parte dei proprietari terrieri. Allo stesso modo CODEH propone di utilizzare la diplomazia cittadina come mezzo orientato a trovare una risposta positiva tra le parti in conflitto; faremo in concreto una proposta in questa direzione, se verrà accettata; per nostra esperienza, crediamo che i venditori di guerra stiano tentando di portare le parti ad un conflitto armato che potrebbe degenerare in una crisi peggiore di quella odierna.
Tegucigalpa, 1 aprile 2010
LOTTIAMO PER LA PACE DIFENDENDO I DIRITTI UMANI E LA GIUSTIZIA
http://voselsoberano.com/v1/index.php?option=com_content&view=article&id=4833:comunicado-codeh-ante-el-asesinato-de-miguel-alonso-oliva-del-muca&catid=1:noticias-generales
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Assassinato stamattina contadino del MUCA
www.voselsoberano.com - giovedì 1 aprile 2010
FIAN - HONDURAS
(Food First Information & Action Network)
Organizzazione Internazionale dei Diritti Umani per il Diritto ad Alimentarsi
Comunicato
Oggi, alle 6:00 del mattino, è stato assassinato a colpi d’arma da fuoco il giovane Miguel Alonso Oliva, 22 anni, da una guardia di sicurezza di una delle piantagioni di palma africana nella Valle dell'Aguán, quando il suo gruppo di contadini, affiliato al Movimento Contadino Unificato dell'Aguán (MUCA), stava occupando le terre dell’azienda Bolero di proprietà di René Morales.
In questo momento la popolazione contadina della Valle dell'Aguán sta vivendo sotto forte tensione, provocata dalla mobilitazione di soldati dell’esercito, poliziotti e guardie di sicurezza private al servizio dei grandi imprenditori coinvolti nel conflitto delle terre contro il MUCA.
Secondo le informazioni ottenute fin’ora, gli agricoltori temono che la mobilitazione di militari, polizia e guardie fortemente armate miri a togliere di mezzo l’occupazione delle terre sulla sponda sinistra del fiume Aguán. Gli insediamenti minacciati sono: Suyapa dell'Aguán, Guanchías, Buenos Amigos, Remolino, Despertar, Trinidad, San Esteban, Quebrada Honda, Paso Aguán, El Plantel, Islas 1 e 2, Marañones e Bolero (25 aprile).
Richiediamo la presenza della procura dei Diritti Umani, affinché indaghi sui fatti recentemente avvenuti e avvii le azioni legali atte a punire i colpevoli, mantenendosi nel contempo vigilante sui movimenti armati nella regione, onde evitare mali peggiori.
FIAN Honduras chiede alla comunità internazionale ed alle organizzazioni dei diritti umani che si pronuncino su questo crimine, che si somma ad altri recentemente avvenuti a causa del conflitto agrario, e che facciano pressioni sul regime presieduto da Porfirio Lobo, affinché subordini gli organi repressivi a quanto disposto dalle leggi nazionali e non alla volontà degli impresari di quella regione.
Tegucigalpa, 1 aprile 2010
Gilberto Ríos - Segretario Esecutivo - FIAN Honduras
http://voselsoberano.com/v1/index.php?option=com_content&view=article&id=4828%3Aen-la-manana-de-hoy-fue-asesinado-campesino-miembro-de-muca--audio&catid=1%3Anoticias-generales&Itemid=1
Tradotto da Adelina Bottero
Etichette: Honduras
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